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Le confessioni Juve: “L’Under 23 un carrozzone creato perché non sapevamo dove mettere i giocatori»

Le intercettazioni al Corsera: «tanto Allegri prima che fa giocare uno dell’under 23…». Accuse ad Agnelli per la scelta dei dirigenti

Le confessioni Juve: “L’Under 23 un carrozzone creato perché non sapevamo dove mettere i giocatori»
Db Torino 21/09/2019 - campionato di calcio serie A / Juventus-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved

Le confessioni del mondo Juventus. Il Corsera pubblica altre intercettazioni della Guardia di Finanza relative all’inchiesta Prisma. I dirigenti della Juventus, Agnelli in testa, consapevoli degli sprechi, pentiti dei 90 milioni spesi per Higuain.

E poi bisogna fare i conti con Allegri, riflette il ds: «Se una volta ogni 40 partite deve giocare uno, giocherà uno dell’under 23… tanto Max prima che gioca uno dell’under 23… ».

Bertola discute invece delle scelte del presidente, che a un certo punto lanciò la generazione di quarantenni: «Andrea ammette gli errori sì, a parole, ma poi nei fatti pochissimo… cioè non è che dice, su tre ne ho sbagliati tre». Riferendosi ai manager Re, Ricci e Paratici. Sul tema — scrivono i militari del nucleo di polizia economico finanziaria — si lamenta anche Arrivabene: «Tutti i ragazzetti di cui Andrea è innamorato (i dipendenti, ndr) non hanno mai mosso un dito in tutta la loro vita, questi hanno bisogno di essere mandati sul campo, se non li metti sul campo faranno sempre delle grandi belle cose da leggere, ma da realizzare un pochino più difficili».

Tentando di capire come vanno le cose, l’allora ad chiede al direttore finanziario dell’epoca, Stefano Cerrato, di fargli un report sui costi dell’under 23: «L’idea che mi sono fatto io è che quello lì è un carrozzone che abbiamo creato… te lo dico fuori dai denti, che abbiamo creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori».

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