Segnava sempre quando c’era da segnare. Dalla C alla A è stato sempre discreto, in silenzio, sul pezzo. Si è sempre adattato

La giovane storia del Napoli di De Laurentiis è zeppa di aneddoti, partite epiche, partitacce e di simboli, uomini forti e personalità silenziose. Una di queste è senza dubbio Mariano Adrián Bogliacino Hernández, l’uruguaiano della Provvidenza, colui che segnava sempre quando c’era da segnare.
La testa quasi spaccata sul gol del 3-3 al Cagliari di Allegri, il pareggio al San Paolo in Serie B contro la Juventus post-calciopoli che si era portata in vantaggio con Del Piero.
Napoli nel destino, arrivato alla Sambenedettese realizza la sua prima rete in Italia proprio contro gli azzurri in Serie C che lo notano e lo portano alla corte di Mister Reja l’anno successivo. Dalla C alla A sempre discreto, in silenzio, sul pezzo.
Nato sulle sponde del Rio de la Plata, in Uruguay ad un soffio di vento da Buenos Aires ha saputo legarsi alla maglia azzurra risultando essere un punto fermo negli anni del ritorno tra le grandi. Infatti, è suo il primo gol europeo dell’era De Laurentiis, in coppa Intertoto in Grecia contro il Panionios regalando la prima vittoria internazionale al Napoli ritrovato su palcoscenici europei. Un numero dieci classico, un numero che ha anche indossato nella parentesi in terza serie. Nel corso della carriera ha saputo adattarsi, restando per sempre nel ricordo dei tifosi azzurri.
Mariano Bogliacino, l’uomo della Provvidenza, uno dei simboli della rinascita del Napoli di De Laurentiis.