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Matteo Marani eletto nuovo presidente della Lega Pro

Ha ricevuto 39 voti contro i 15 dello sfidante Vulpis. Gianfranco Zola e Giovanni Spezzaferri lo affiancheranno come vicepresidenti

Matteo Marani eletto nuovo presidente della Lega Pro

Quest’oggi si è tenuta l’elezione del nuovo presidente della Lega Pro ed ha vinto Matteo Marani. Marani è stato eletto presidente della Lega Pro battendo Marcel Vulpis. Marani succede al dimissionario Francesco Ghirelli dopo l’assemblea elettiva di questa mattina al Coni. Ha ricevuto 39 voti, mentre lo sfidante Vulpis ha ricevuto 15 voti con 2 schede bianche, 2 nulle e un assente (il Latina) oltre alla Juve next gen: quest’ultima non ha diritto di voto perché già rappresentata in Serie A. Come vicepresidente, Gianfranco Zola è stato eletto vicepresidente della Lega Pro al fianco del neo eletto Marani.

In conferenza stampa il nuovo presidente della Lega Pro ha rilasciato delle dichiarazioni. Di seguito la conferenza stampa di Marani:

«Ringrazio i 58 club che oggi hanno votato, mi è stata data questa grande possibilità: ho spirito di servizio verso questa istituzione e per me è un onore essere eletto. Il 21 a Firenze, con Zola, faremo il primo Consiglio Direttivo. Zola si occuperà della riforma dei vivai, uno dei temi urgenti per la Serie C che ha lanciato grandi talenti».

Le priorità da portare avanti?

«In primis la sostenibilità economico-finanziaria dei club, si deve migliorare cercando nuovi ricavi e contenendo i costi, più il metodo di lavoro. C’è bisogno di più coinvolgimento dei club, formeremo dei tavoli perenni di lavoro perché i presidenti devono occuparsi non solo della loro società ma anche dell’ecosistema della C. Poi, il tema dei giovani, sul quale Zola sarà più dettagliato».

La carica di presidente al Museo del Calcio di Coverciano?

«E’ una passione grandissima e quella è una fondazione: la cultura non c’entra nulla con una carica politica e va preservata. Voglio ringraziare chi lavora quotidianamente al museo, è un patrimonio, ma la mia concentrazione ora va molto alla Lega Pro. Finirà intanto il mio impegno con Sky».

Le riforme?

«Ogni tipo di riforma deve partire dai club. Nel senso che in ultimo l’assemblea è sempre sovrana e sono stati loro a chiedermi di venire, senza di loro non ci sarebbe stata questa avvenuta. Ma la riforma del calcio va fatta passando dalla Serie C, deve arrivare dal dialogo con anche le altre componenti, perché il calcio è una filiera. Comunque più saremo forti e credibili nel farlo, più sarà forte la nostra proposta. Ovviamente le tematiche messe sul tavolo dai club sono tantissime, dipende anche dalla loro specificità, secondo me bisogna solo far lo sforzo di pensare sugli altri e no sul proprio, altrimenti il sistema non cresce. Il discorso poi vale anche nei confronti delle altre leghe, noi siamo disponibili con loro ma vogliamo che anche gli altri lo siano con noi, perché siamo tutti nella stessa casa».

Le seconde squadre?

«Sono arrivate tardivamente in Italia, solo grazie a Costacurta. E l’esempio della Juve dimostra che possono starci. E’ un tema improntate questo che riguarda tutta la valorizzazione del calcio italiano, ma non vorrei divenisse la cometa cui tutti guadiamo. il miglioramento deve partire da tutti i settori giovanili, perché la C non è un parcheggio, ma una categoria che deve formare i giocatori per la A e la B. Zola è stato uno dei più grandi giocatori italiani, oltre che una bella immagine all’estero, ma io l’ho chiamato anche perché è una persona intelligente, che fa le cose seriamente, che sa studiare. ci aiuteranno anche altre persone, per creare un progetto serio e valido, lo sport deve avere all’interno degli sportivi».

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