Era il 26 settembre 2004, Serie C, la squadra si chiamava Napoli Soccer. In panchina c’era Ventura, il primo gol del nuovo Napoli lo segnò Ignoffo
In cinquantamila, erano in cinquantamila (in realtà erano 45.770). Era il 26 settembre 2004. Aria di festa, tempi di rinascita. Il Napoli Soccer del nuovo padrone Aurelio De Laurentiis era riuscito, in due settimane, a preparare la prima sfida della sua storia in Serie C contro il Cittadella. Giovani di belle speranze uniti a calciatori di categoria. In panchina Ventura e il suo calcio visionario che poi altro non era che il solito vestito a nuovo. Il San Paolo grondava passione, a gocce, a pezzi, a sogni lontani che parevano essere impossibili, lo erano, lo saranno.
Il primo simbolo Il direttore Marino aveva acquistato il Pampa Sosa, il leader, argentino innamorato della piazza. Con quelle maglie un po’ vintage, con quei numeri fissi fino all’undici, con quelle giocate provinciali e con una storia da raccontare che era fallita pochi mesi prima. Tutto pronto all’esordio, in campo due frecce, il giovane Ignazio Abate (in prestito dal Milan) e tale Toledo tutta corsa e ignoranza che scaldava e aizzava la folla.
Al Cittadella non pareva vero di giocare in mezzo a cinquantamila, agli azzurri nemmeno, tanto che Belardi raccoglie la palla dalla porta e lo zero a uno. Ma sei il Napoli anche se ti chiami in maniera diversa, anche se sei andato all’inferno, anche se hai rischiato Gaucci, anche se in campo hai Berrettoni e Varricchio. Il primo gol della storia lo segna Giovanni Ignoffo di Monreale, difensore da polvere e sassi, da piede e pallone, da maglie strappate e sudore misto a graffi sanguinanti. Ignoffo ha segnato l’inizio. Napoli difendeva la sua storia quel giorno e non a caso il due a uno lo realizzò Savino altro centrale. Visibilio, cori, il Napoli Soccer volava spinto da Toledo, si Toledo, meteora portatrice di gioia che realizza il tre a uno riportando Fuorigrotta, per un attino, al passato. Quella squadra però era stata completata in pochissimo tempo, arrangiata e in affanno. Crollò alla distanza, il Cittadella pareggiò. Il tre a tre è stato il primo risultato del Napoli di De Laurentiis. Il ritorno al campo della città.
Napoli: Belardi 6; Ignoffo 5,5; Scarlato 7; Savino 5,5; Toledo 7; Montervino 6 (75′ Corneliusson s.v.); Gatti 5,5; Corrent 5; Mora 5,5; Sosa 6 (46′ Varricchio 4,5); Berrettoni 5 (57′ Abate 6). All. Ventura 5,5
Cittadella: Peresson; Milani; Damien; Giacobbo; Stancanelli; Mazzocco (46′ Mazzoleni); Carteri (83′ Musso); Marchesan; Sgrigna; Amore (57′ De Gasperi); Colussi. All. Maran
Arbitro: Brunialdi di Trento
Reti: 4′ Carteri (C); 8′ Ignoffo (N); 27′ Savino (N); 29′ Toledo (N); 47′ Giacobbo (C); 68′ De Gasperi (C)
Note: Spettatori: 45.770. Angoli: 8 – 8. Ammoniti: Scarlato (N); Montervino (N); Belardi (N); Gatti (N); Sgrigna (C). Espulso: Mazzoleni (C).