A Dazn: «Se difendi basso in area è quasi immarcabile. Se li aggredisci alti attacca gli spazi come pochi. Io Raspadori l’avrei visto bene ancora a Sassuolo»
Nel prossimo turno di campionato il Napoli affronterà il Sassuolo fuori casa. Venerdì 17 febbraio potrebbe essere l’occasione per il Napoli di allungare ancora in classifica, sarà fondamentale battere la squadra di Dionisi.
Proprio l’allenatore neroverde ieri sera era ospite di Pierluigi Pardo a Supertele, su Dazn e il presentatore e giornalista sportivo ha chiesto proprio un parere sul Napoli:
«È stimolante affrontarli, è un piacere vederli. Al tempo stesso ti auguri che non siano nella condizione psicofisica ideale quando li affronti».
A ognuno la sua scaramanzia, ma anche Dionisi non può fare a meno di notare lo spettacolo tecnico e tattico che il Napoli mette in scena.
Così com’è uno spettacolo Osimhen, incubo dei difensori della Serie A. Di lui Dionisi dice:
«In Serie A è un giocatore che fa la differenza. Se difendi basso in area è quasi immarcabile. Se li aggredisci alti attacca gli spazi come pochi. È quasi immarcabile nell’uno contro uno. Forse può crescere nello stretto, ma in questo momento è in fiducia e rende il doppio».
Infine una battuta su un suo ex, Raspadori, che Dionisi avrebbe voluto con se ancora per un po’ di tempo:
«I miei pupilli? Mentalmente era Raspadori. Batte tutti. Io Raspadori l’avrei visto ancora bene a Sassuolo se devo dire la verità, però sono convinto che crescerà in quest’esperienza e ha già dimostrato di sapersi fare trovare pronto».
Intanto Spalletti pensa al turnover:
“Il turnover può rappresentare una scelta o anche no, dipende da cosa dirà il libro bianco in settimana e poi anche dalle rotazioni a partita in corso: con la Cremonese, a Mario Rui e a Zielinski sono stati risparmiati gli ultimi 25′ – recupero incluso – e pure questa si chiama strategia. Ma a Reggio Emilia, chissà, per ora le supposizioni restano tali avendo i minutaggi a portata di mano: Mario Rui ha messo assieme 1623′ e Olivera solo 1019′, cronometro alla mano si direbbe che l’uruguayano avrebbe qualche chanches, che però paiono dissolversi immaginando la natura di una partita in cui sarà indispensabile avere un bel po’ di palleggiatori.”