Dal Corsport: i napoletani si sono dichiarati estranei ai fatti. Si teme escalation di violenza nel mondo ultras
La guerra tra ultras con il furto degli striscioni dei Fedayn della Roma da parte degli ultras della Stella Rossa di Belgrado e l’accusa che abbiano agito in accordo con i tifosi del Napoli. Ecco cosa scrive oggi il Corriere dello Sport.
Domenica notte i Fedayn hanno incontrato gli ultras della Lazio nella propria sede al quartiere Quadraro. Durante il summit, potrebbe essere stato concordato un piano d’azione (nonostante la rivalità cittadina) per vendicare l’attentato. Secondo i romanisti, la responsabilità dei napoletani sarebbe quella di aver aiutato i serbi nella logistica, indicando tempi e modalità dell’attacco. Versione che i tifosi azzurri hanno smentito nei primi interrogatori della Digos, dichiarandosi estranei ai fatti. L’odio tra le due fazioni si è acuito dopo la morte del tifoso Ciro Esposito e ha vissuto tanti momenti di alta tensione, per ultimo quello alla stazione di servizio di Badia al Pino lo scorso 8 gennaio.
Tante tifoserie hanno espresso solidarietà ai Fedayn e ora c’è il rischio che ultras di diverse città si mettano in viaggio verso Belgrado per vendicare insieme «un attacco giudicato unilateralmente vigliacco ed estraneo ai valori della cultura ultras», come è stato definito in un comunicato diffuso da fonti anonime. Tra l’altro, i romanisti hanno un’amicizia con i tifosi della Dinamo Zagabria, croati e quindi nemici storici dei serbi della Stella Rossa. Le mappe del tifo aprono scenari inquietanti di possibili guerriglie in tutta Europa.