La squadra calabrese sale in Serie B al termine di una stagione record: 17 vittorie su 17 in casa, 19 assist del belga Vandeputte
IL CATANZARO DI VIVARINI VOLA IN SERIE B!
Avevate pensato che ci fossimo dimenticati delle aquile del sud? Se è così, avete sbagliato di grosso: il campionato dei calabresi è stato troppo eccezionale per non celebrarlo con un articolo nell’occasione del loro precoce ritorno in B dopo addirittura 17 anni! Precoce, perché il Catanzaro è diventato la prima squadra nella storia ad essere promossa in B in inverno! Riavvolgiamo il nastro e rinfreschiamoci le idee su come è andata.
Prima di tutto va detto che in realtà il Catanzaro guida “tecnicamente” la serie C/C addirittura da inizio 2022, quando l’arrivo di mister Vivarini rese i giallorossi la miglior squadra del campionato, con numeri anche migliori del Bari che quel campionato lo vinse meritatamente. Poi dopo una grande cavalcata era arrivata la sconfitta ai playoff con il Padova a raffreddare le legittime ambizioni della squadra. Adesso non c’è più stato bisogno di spareggi: primo posto e passa la paura. Venendo alla stagione in corso, la statistica più impressionante è quella delle 17 vittorie in casa su 17 gare disputate finora, un fortino inespugnabile che fa ben sperare anche per la prossima annata. Tra le mura amiche il Catanzaro ha fatto 58 gol (!) subendone solo 5, levandosi la soddisfazione di infliggere una serie di goleade alle rivali: 4 ad Avellino e Fidelis Andria, addirittura 6 al Monopoli di Pippo Pancaro.
Restando ancora per un attimo alle statistiche, ce n’è una individuale che ci fa sobbalzare sulla sedia. Sono i 19 assist serviti ai compagni da Jari Vandeputte – che già ne aveva messi 16 lo scorso anno. Il belga era arrivato in prestito la scorsa stagione insieme a Pietro Iemmello ed è poi rimasto per provare l’assalto alla serie B. La cifra di assist è irreale non soltanto per la categoria, e che dà l’idea del dominio tecnico del giocatore fiammingo a questi livelli. A 27 anni l’ex Gent, Vicenza e Viterbese è nella piena maturità calcistica, pronto ad incendiare i campi di tutta Italia con il suo destro telecomandato. Per non farsi mancare nulla Vandeputte ha anche trovato la rete 11 volte, 3° marcatore della squadra dopo la coppia gol Iemmello-Biasci.
E non è soltanto Vandeputte. Vivarini infatti ha messo insieme una squadra di grandi passatori, in grado di tessere tele per il campo difficili da leggere per i difensori avversari, vista la possibilità di alternare il gioco lungo a quello corto. I lanci dalla difesa di Luca Martinelli, giunto alle 33 primavere da vero leader, sono stati un’altra arma fondamentale per aprire spazi ed essere sempre pericolosi. Nello stesso modo, da discepolo di Conte, Vivarini allena le due punte a muoversi e dialogare continuamente, sfalsandosi sui mezzi spazi e occupando a turno il ruolo del “9” e del “10”. È in questo sistema che Tommaso Biasci ha potuto finalmente fare il salto di qualità che i tifosi si attendevano, ritornando ad essere il giocatore decisivo sotto porta visto a Carpi e ancora prima in D alla Massese. Per lui sarà un ritorno alla serie B che ha vissuto solo da ragazzino con la maglia del Livorno una decina di anni fa. Ma si potrebbero menzionale anche Brignola, il greco Sounas, il portiere Fulignati: questa è una squadra che dà spettacolo grazie ad un’ossatura che non dovrebbe patire eccessivamente il salto di categoria.
Spettacolo non solo in campo, ma anche sugli spalti, perché lo stadio intitolato allo storico presidente Nicola Ceravolo ha visto registrare oltre 7mila spettatori di media, numeri superati solo dal Cesena in tutta la serie C e simili a quelli del Vicenza. Per chi non era potuto andare di persona alla trasferta decisiva – eccezionalmente giocata all’Arechi – era stato allestito un maxischermo per assistere a Gelbison-Catanzaro. Dopo la vittoria 2-0 di domenica, lo stadio comunale ha accolto la grande festa dei tifosi, che prima sono andati a salutare i giocatori di ritorno da Salerno nel piazzale, poi hanno continuato a celebrare dentro al loro stadio insieme ai loro beniamini per tutta la sera.
Proprio lo stadio, localmente noto anche come il “Vecchio Militare” resta uno dei nodi più spinosi per l’attuale gestione, visto che l’ultimo restyling è al centro di un contenzioso che è rimbalzato fino alla corte dei conti. Nel 2020 il comune non ha mai saldato il conto con la ditta appaltatrice cercando di annullare l’accordo stipulato dalla giunta precedente. Storie di ordinaria follia (burocratica) italiane, che speriamo vengano risolte prima dell’inizio del prossimo campionato cadetto. Fondamentale che si pongano basi solide, per poter permettere a chi segue la squadra con tanto entusiasmo di sognare una serie A che è ormai lontana 40 anni. Chissà che prima o poi la ruota non giri e sia di nuovo il turno dei giallorossi di Calabria…