Insieme a Theo Hernandez è quanto di più illeggibile possa offrire oggi l’interpretazione del ruolo del laterale in Serie A. Entrambi insostituibili

Non solo Maignan-Osimhen, Napoli-Milan sarà sfida Di Lorenzo-Theo Hernandez. Due giocatori che definire solo terzini è riduttivo, scrive la Gazzetta dello Sport.
“piuttosto, scegliete tra registi camuffati, incursori centrali, trequartisti aggiunti, anche se faticherete a trovare il vestito giusto, semplicemente perché l’azzurro e il francese sfoggiano più abiti in 90 minuti di una top model in tutta la Fashion Week. Theo e Giovanni sono quanto di più illeggibile possa oggi offrire l’interpretazione del ruolo di laterale in Serie A”.
E ovviamente accrescono entrambi l’imprevedibilità di Milan e Napoli.
Prendiamo Di Lorenzo, il capitano del Napoli. Finora ha giocato titolare sempre e quasi sempre è rimasto in campo fino alla fine delle partite, tranne che in tre occasioni: con Sassuolo, Ajax e Rangers, quando è stato sostituito tra il 79’ e l’86’.
“Nel Napoli l’esterno destro difensivo è costruttore di gioco, che tocca tantissimi palloni nella metà campo avversaria e – di partita in partita – tara la propria posizione anche secondo lo schieramento avversario. Come e più dei compagni, il lucchese ha recepito gli insegnamenti dell’allenatore che punta a sfruttare gli spazi che concedono gli avversari e su questo lavora ossessivamente in allenamento”.
Di Lorenzo ha segnato di testa in Champions, con l’Ajax e con un’incursione in area contro l’Eintracht.
“Ma è l’azione del 3-0 a Torino uno dei movimenti più spettacolari ed efficaci del capitano, che partendo dalla sua zona è diventato il direttore di orchestra in un concerto di automatismi, sovrapposizioni e tocchi in sequenza che ha coinvolto anche Anguissa, Kvaratskhelia, Olivera e Osimhen (finalizzatore finale con il colpo di testa vincente)”.
Anche Theo Hernandez è insostituibile per il Milan, come il terzino del Napoli:
“in stagione ha saltato solo 5 partite, 4 per problemi fisici e una per squalifica. E quando manca lui, il Milan fa fatica: i rossoneri hanno vinto solo una di quelle 5 partite”.