Il Barcellona può richiedere un proficuo rimborso per l’esclusione dalle competizioni Europee, se la Uefa dovesse prendere decisioni avventate.
In data 23 marzo, il Barcellona diventava interesse della Uefa per un’indagine che è stata denominata “Il caso Negreira“. L’accusa rivolta al club catalano riguarda una violazione del regolamento per alcuni versamenti effettuati in favore dell’ex vice-presidente del Comitato Tecnico degli arbitri: José Maria Enriquez Negrita. A suscitare paura ai tifosi del Barcellona è la conseguenza di restare fuori dalle competizioni europee per un determinato periodo di tempo. Tuttavia, non sono solo i tifosi e la squadra a perderci qualcosa.
Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo, l’assenza del Barcellona nelle competizioni europee per i prossimi anni costerebbe caro alla Uefa. La Federcalcio europea ha aperto un fascicolo e sta studiando il caso, con un investigatore che ha già preso parte alle indagini sulla Superlega. In assenza della squadra catalana, scrive il giornale spagnolo, la punizione per il caso Negrita comporterebbe una perdita di ben 100 milioni di euro, perché il Barcellona sarebbe pronto a fare causa. Il risarcimento sarebbe così pari alla cifra che mediamente incassa il Barcellona partecipando alla Champions League, per l’appunto 100 milioni.
Questo risarcimento diventa possibile solo nel caso in cui la Uefa decide di escludere il Barcellona dalle competizioni prima della parola dei tribunali spagnoli. Finché non viene emessa una sentenza definitiva, il Barcellona ha tutto il diritto di richiedere un risarcimento per “mancato guadagno”. Infatti, anche se la Uefa ha sempre sostenuto che tutti i club abbiano l’«invito» di partecipare alle competizioni europee. In realtà è a tutti gli effetti un diritto, un diritto che non può essere cancellato prima dell’effettiva colpevolezza. Il club catalano si aggiunge così alla lista dei grandi club europei impegnati in una sfida dentro il campo e il tribunale.