Scontato un nuovo deferimento per Agnelli, Paratici e gli altri dirigenti. Probabile si torni a contestare la violazione dell’art.4 sulla slealtà
Dall’inchiesta sulle manovre stipendi della Juventus sembra scontato arrivi un altro deferimento per Agnelli e gli altri dirigenti implicati e altri punti di penalizzazione, tanto da arrivare a 30-40 in tutto. Il Corriere dello Sport oggi scrive diffusamente dei tre filoni di inchiesta che interessano il club bianconero: plusvalenze, stipendi e partnership con altri club.
“Sembra scontato un altro deferimento per Agnelli, Paratici e gli altri dirigenti”.
Potrebbero essere contestati loro di nuovo l’articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva, relativo alla lealtà, probità e correttezza, l’articolo 31 (violazione in materia gestionale ed economica) con l’aggravante dell’articolo 14, comma c (aver indotto altri a violare norme e disposizioni federali.
Per quanto riguarda i calciatori, scrive il quotidiano sportivo, potrebbero essere chiamati a rispondere della violazione del 31.8 e ricevere una squalifica di un mese.
“La procura li ha ascoltati, ha visionato le chat di gruppo, e se avrà individuato anche la loro consapevolezza rispetto all’operazione del club (ritenuta illegittima) allora dovranno difendersi in aula. Questa ipotesi appare però al momento più remota”.
I processi, come scritto ieri, per la Juventus, saranno tre.
“La Juve riceverà prima il deferimento per la manovra stipendi, poi tornerà in aula il 19 aprile per chiudere il caso plusvalenze nel terzo grado (sperando di riavere i 15 punti), in seguito si presenterà al tribunale federale (entro fine aprile) per il primo grado del nuovo filone, quello degli stipendi, ma anche delle fatturazioni agli agenti che secondo gli inquirenti sono state gonfiate. Superati questi scogli, con la speranza di non uscirne con le ossa rotte (tradotto: 30-40 punti di penalizzazione sommando plusvalenze e stipendi), i legali Bellacosa, Sangiorgio, Clarizia e Paolantonio si concentreranno sull’udienza preliminare davanti al Gup, rinviata al 10 maggio”.
Le penalizzazioni devono essere afflittive, dunque la Juve le sconterebbe in questa stagione.
Le partnership con gli altri club sono state rinviate ad un altro incartamento e il terzo processo potrebbe tenersi a fine 2023, sconfinando nel 2024.
“Può uscir fuori tutto, come niente. Così Chinè, come abbiamo anticipato ieri, ha deciso di non utilizzare questa parte dell’inchiesta Prima nel deferimento dei prossimi giorni”.