Si è arreso per un guasto non del tutto decifrabile, dopo la sostituzione di una batteria. Verstappen avrebbe vinto anche con una sosta in più
Pronti via, la Ferrari è stata subito un disastro. È cominciato malissimo il Mondiale in Bahrain con il solito dominio Red Bull, Sainz quarto superato dal 41enne Alonso su Aston Martin e Leclerc ritiratosi. Ecco cosa scrive Terruzzi sul Corriere della Sera.
«Lavorare, lavorare, lavorare». Il verbo, pronunciato di nuovo ieri dai ragazzi Ferrari, suona come una mazzata. Sul morale dei nostri, sull’intera stagione. Molto rumore per nulla, viene da dire, pensando a Verstappen che avrebbe potuto vincere anche con una sosta in più.
Leclerc ha pagato il prezzo più alto. Ha resistito invano; si è arreso per un guasto non del tutto decifrabile, dopo sostituzione di una batteria nell’immediata vigilia della gara; ha Sainz davanti in classifica. Una raffica di notizie che per lui suona già come una condanna alla rincorsa. Quel verbo, appunto, «lavorare», usato come una maschera trasparente sopra lo sconforto. Bastava guardarlo. Il viso che perde luce, l’espressione contratta di chi vorrebbe ma non può ancora, non può mai.