Ora la difesa potrà visionare la “carta segreta” di Chinè. Si tratta dei massimi da fine gennaio, dopo un calo e una fase di stallo nelle ultime settimane.
Con la sentenza del Tar del Lazio che ieri ha acconsentito alla richiesta dei legali di Paratici e Cherubini di poter visionare la cosiddetta “carta segreta” che il procuratore Chinè ha utilizzato nelle sue indagini, la Juventus ha segnato un primo punto a suo favore. Il procuratore federale Giuseppe Chinè aveva respinto questa richiesta spiegando che quella nota «non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare», il Tar invece ha ordinato alla Covisoc di fornire una copia della nota della Procura Federale entro sette giorni dalla comunicazione.
Oggi è arrivato un secondo punto per la società bianconera che ha visto il titolo salire in borsa guadagnando intorno al 7% a Piazza Affari raggiungendo quota 0,3322 euro ad azione. Si tratta dei massimi da fine gennaio, dopo un calo e una fase di stallo nelle ultime settimane.
In attesa del CdA sulla semestrale, le notizie sul punto a favore dei bianconeri nel ricorso al Tar sul tema plusvalenze (dopo il -15 in classifica comminato al club dalla Corte di Appello della FIGC) sta probabilmente spingendo gli acquisti, con oltre 14 milioni di pezzi scambiati su una media giornaliera negli ultimi tre mesi pari a 10 milioni. La capitalizzazione di Borsa è risalita così intorno quota 840 milioni di euro.