ilNapolista

L’Inter è sulle spalle di Lautaro. È il miglior partner di se stesso, altro che Dzeko o Lukaku (Gazzetta)

Il Toro fa l’Inter, è in un momento incredibile. Inzaghi deve pregare perché lo stato psicofisico del suo attaccante resti intatto 

L’Inter è sulle spalle di Lautaro. È il miglior partner di se stesso, altro che Dzeko o Lukaku (Gazzetta)
Mg Milano 05/02/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Lautaro Martinez

La Gazzetta dello Sport celebra Lautaro Martinez, il Toro dell’Inter, che ieri ha chiuso la partita contro il Lecce firmando il secondo gol dei nerazzurri, all’8 del secondo tempo, dopo quello di Mkhitaryan al 29’ del primo tempo. Un Lautaro così, scrive la rosea, non si era mai visto. In 25 giornate ha segnato 14 gol, come nemmeno nell’anno dello scudetto, quando a questo punto del campionato ne aveva segnato uno in meno.

“Lautaro sbuca quando serve e chiude una partita che si stava addormentando. Lautaro fa di più. Nuovo esempio, nuova spiegazione del perché la fascia sia sul suo braccio. Non è solo un fatto di anzianità, è un’investitura che lui merita partita dopo partita. Dopo il gol è andato incontro a Dumfries che gli aveva appena servito l’assist. L’ha abbracciato e poi si è voltato verso la curva indicando il compagno. Gesto non casuale, perché l’olandese fin lì era stato tra i peggiori, tanto che San Siro aveva cominciato a rumoreggiare e a pizzicare. Il Toro fa l’Inter. Chiude
una partita che lui stesso aveva stappato, con la giocata che aveva avviato l’azione del primo gol, come la mamma che apre la finestra in casa la mattina per cambiare aria. Ecco, l’Inter che cambia aria dopo Bologna è sulle spalle dell’argentino”.

Al momento, è Lautaro che regge l’attacco dell’Inter.

“Perché dentro un reparto offensivo come quello attuale dell’Inter, Lautaro è tutto. È il miglior partner di se stesso. Altro che Dzeko, oggi giù fisicamente e anche mentalmente. In campionato il bosniaco non segna dal 4 gennaio. Due mesi di buio, senza che la luce sia mai stata accesa realmente neppure da Lukaku. Romelu ha rivisto la panchina, quei minuti che va cercando non li trova neppure in partite così, tanto che più di qualche punto interrogativo è giusto porselo. E non è che l’ingresso in campo abbia spinto Inzaghi ad avere rimpianti. È un problema da risolvere in vista di Oporto. È una preghiera allo stato psicofisico di Lautaro”.

ilnapolista © riproduzione riservata