Al CorSport: «La Champions è difficile, ma provarci non costa nulla: non abbiamo nulla da perdere. Il rinnovo è a buon punto: voglio restare qua».
Il Corriere dello Sport intervista il faro del centrocampo del Napoli: Stanislav Lobotka. L’Iniesta del Napoli, come spesso lo etichettano, ma lui si tiene basso.
«Lo so che in tanti mi accostano a lui ma io, ovviamente, penso di essere un giocatore diverso. È bello essere paragonati a Iniesta, è una soddisfazione enorme, ma a tratti ho anche avuto l’impressione che tutti si aspettassero molto da me e ciò può aver creato anche una forma di pressione».
Chiamatemi Lobo, dice, mentre ricorda, come ha già fatto altre volte, la sua prima fase napoletana, quando con Gattuso che non lo faceva mai giocare era «diventato improvvisamente triste», aveva smesso di credere in se stesso e aveva anche pensato di lasciare il Napoli. Poi però, per fortuna, «è arrivato Spalletti ed è cominciata un’altra storia».
Quando hai capito che voi del Napoli eravate veramente una grande squadra? Lobotka:
«In ritiro. Erano andati via in tanti ma si vedeva e si sapeva che i nuovi avrebbero tenuto elevata la qualità. Poi nelle prime partite di Champions abbiamo avuto risposte importanti da noi stessi, è cresciuta la stima, ci siamo convinti della nostra forza, di ciò che Spalletti ci diceva».
Lobotka continua:
«Abbiamo cominciato a giocare come nessuno si aspettava, è venuta fuori la personalità del gruppo. Spalletti è stato bravissimo a farci comprendere la sua idea di calcio, che già conoscevamo da un anno. E adesso siamo qua, contenti di ciò che stiamo facendo, della felicità che stiamo regalando. Ma siamo consapevoli che restano ancora troppe gare in campionato, che sarà vietato distrarsi, che converrà seguire le indicazioni del nostro allenatore: un passo per volta, partita per partita».
Esiste un segreto? Lobotka:
«Non so se è una chimica, certo una serie di fattori: la bravura di Giuntoli nello scegliere i calciatori giusti; la forza di Spalletti che ci migliora; la serenità che ci concede la società. Poi c’è fame dentro ognuno di noi, vogliamo lo scudetto, vogliamo regalarlo ai nostri tifosi che sono fonte di energia dentro e fuori dallo stadio. E puoi anche non star bene in quel momento, puoi non sentirti nel pieno della tua condizione, ma quando avverti la passione della gente devi riuscire a dare qualcosa in più».
Sulla Champions:
«è un sogno per tutti, anche per me, ma sappiamo che è difficile, tanto».
Ma il Napoli, dice Lobotka, può contare sull’effetto sorpresa.
«Ma noi non abbiamo nulla da perdere, giocheremo senza pressioni, non siamo come il Real Madrid, che invece le avvertirà, e quindi saremo leggeri ma decisi. Se riusciamo a passare il turno, potrebbe succedere di incontrarli e noi li affronteremo – loro o chiunque altro – con la convinzione di potercela giocare. Il Napoli in finale non se l’aspettano».
Sullo scudetto:
«Ormai cominciamo a sentirlo dentro. La sensazione che si avvicina è sempre più forte, gara dopo gara, dopo ogni vittoria».
Lobotka sul rinnovo: ha firmato?
«Diciamo che sono a buon punto, stiamo chiacchierando. È chiaro che io voglio restare qua e senza ombra di dubbio».