A Kvaratskhelia dieci. Dove c’è Kim c’è amore, casa, sicurezza. L’unico punto debole di Spalletti è che non riesce a mandare giù le critiche
Le pagelle di Napoli-Atalanta 2-0 a cura di Fabrizio d’Esposito
GOLLINI. Toh! Il giovane Meret oggi non ha polso e c’è il debutto di Gollini. Il quale ozieggia per ben settanta minuti. Indi fa tre parate come se nulla fosse. Bravo – 7
DI LORENZO. Stavolta l’Euroappuntato sperimenta il lancio lungo per Victor Osimhen. E’ la fatidica profondità per scavalcare i muri avversari, una settimana fa la Lazio, stasera gli orobici. Per il resto avanza e arretra offrendosi in sacrificio allo scontro fisico – 6,5
RRAHMANI. Quasi mostruoso come il Monaco Guerriero. E poi, ovviamente, c’è quel gol che manda a farfalle il reo Musso – 8
KIM. Dove c’è Kim c’è amore, casa, sicurezza, difesa a oltranza dai pericoli del cielo e della terra. Kim Il Lungo gioca per due, forse per tre. Decisivo per stroncare un contropiede nerazzurro al 40’. Mezzora dopo esorcizza Zapatone. Con la cabeza è invincibile – 8,5
JUAN JESUS dal 76’. Senza voto
OLIVERA. Mati il Prudente. Interloquisce coi compagni nelle fasi preparatorie dell’assillante pressione azzurra. E poi: coprire, coprire, coprire – 6
ANGUISSA. L’ovunquismo di Zambo ha un tratto flemmatico, che però non gli impedisce di intercettare la pelota da cui origine il Gol, con la maiuscola, del Che Kvara – 7
LOBOTKA. Stasera nessuno lo mette in gabbia e Robotka torna a troneggiare nella terra di mezzo, unendo i trattini dal vertice alto sulla trequarti a quello basso in difesa, e largheggiando pure all’uopo. Indispensabile, al solito – 7
ZIELINSKI. Un po’ gregario, un po’ no. E i consueti sbagli negli appoggi ai compagni – 6
NDOMBELE dal 65’. Un ingresso che inocula frenesia, con una sorprendente tenuta difensiva – 6
POLITANO. S’ingurgita un gol da posizione facile al centro dall’area. Che peccato! Na-Politano si manifesta a scosse, come quando se ne va al 29’ e Scalvini lo butta giù. Nel tabellino anche un altro tiro, al 5’. Tutto sommato più che bene – 6,5
ELMAS dal 65’. Anche lui troppo frenetico – 6
OSIMHEN. Due colpi di testa, una rovesciata e l’assist per il Che Kvara. Il Napule è una squadra paziente e feroce, che non lascia scampo con la sua intensità, e ha due fuoriclasse là davanti. E Victor Victoria il suo lo fa – 7
SIMEONE dall’84’. Senza voto
KVARATSKHELIA. Dov’eravamo rimasti? Ah sì, all’assist involontario per Vecino una settimana fa. E così l’Alieno georgiano atterra nell’area orobica facendo ubriacare chi gli si para davanti e segnando un gol dell’altro mondo. La difesa nerazzurra si starà imbottendo di ibuprofene per il mal di capa. Svolge, il Che Kvara, anche altre cose notevoli ma fermiamoci qui. Il voto è il massimo, altrimenti il solito Cicero, amico delle pagelle, non ci leggerà più. Lo accontento coram populo, anche perché il numero ricorda Qualcuno – 10
ZERBIN dall’84’. Senza voto
SPALLETTI. Cambiare è sempre più difficile e l’ha spiegato prima della partita, individuando due categorie: gli azzurri che sanno giocare dall’inizio e quelli che invece abituati ormai a subentrare. La sconfitta con la Lazio ha un po’ raffreddato l’ansia da festa, e questo è un bene: per il resto sono state due partite simili, quella di venerdì scorso e quella di stasera. Gli sciamani della playstation, Sarri e Gasperini, sono scesi a Napoli sperimentando il palleggio catenacciaro, aspettando il momento giusto. C’è da dire che però il Napoli oggi aveva un altro sprint. Il suo unico punto debole è che non riesce a mandare giù le critiche, dai giornalisti autoctoni alla “gente” che l’anno scorso non si è accontentata del terzo posto. Forse anche per questo Lucio in The Sky è rimasto un “senza partito” a Napoli, a differenza dei suoi predecessori. E’ l’Ottavio Bianchi di questa nuova golden age. Solo che è toscano e la favella domina – 7
ARBITRO COLOMBO. Non fa l’inglese, non intralcia il gioco, non fa danni. In conclusione una notazione personale: dedico queste pagelle a mio suocero, il Professore, grande tifoso del Napoli e che ha visto la sua ultima partita quaggiù venerdì scorso, prima di andarsene domenica – 6