La proposta sarà giudicata per il 70% sulle capacità finanziarie della società e per il 30% sulla capacità di gestione.
La nuova casa del Paris Saint Germain doveva essere il Parco dei Principi, ma le divergenze sull’acquisto tra il presidente del Psg Nasser Al-kHelaifi e il sindaco di Parigi hanno fatto varare la società su un altro stadio, ovvero lo Stade de France, impianto sportivo multifunzione che si trova a Saint-Denis.
L’Equipe riporta che l’attuale concessione della struttura scade nel 2025 e lo Stato ha indetto all’inizio di marzo le gare d’appalto per la concessione e per l’acquisto definitivo. Entro il 27 aprile (termine ultimo) il Psg dovrà presentare una proposta per l’acquisto dello Stade de France, che sarà giudicata per il 70% sulle capacità finanziarie della società calcistica e per il 30% sulla capacità di gestione.
Il documento che lo Stato ha pubblicato indica quali sono i precisi obblighi a cui dovrà sottostare il futuro acquirente dell’impianto:
“Mantenere la vocazione sportiva dello stadio per un periodo di venticinque anni; ospitare prioritariamente per un periodo di venticinque anni gli eventi organizzati dalla Federazione francese di rugby e dalla Federazione francese di calcio, nonché i principali eventi sportivi internazionali”.
Un altro tema fondamentale per il Psg è sicuramente quello della capienza, poiché lo Stade de France conta 80.000 posti, mentre l’obiettivo della dirigenza era di acquistare un impianto di 60.000 posti. L’idea della società è di ridurre la capienza a 70.000 per far sì che si riempia in ogni partita. Secondo L’Equipe, il Psg dovrà effettuare dei lavori per renderlo uno stadio di calcio, per esempio avvicinando le tribune al campo e inclinandole; il futuro proprietario dovrà, inoltre, occuparsi del nuovo collegamento autostradale tra lo Stade de France e il centro acquatico delle Olimpiadi 2024. Stando a quanto riporta L’Equipe, il Psg potrebbe affidarsi a un partner ancora ignoto.