Alla Uefa: «Lo scudetto? Non riesco a immaginarlo, in realtà. Ogni volta che ogni giocatore esce, i fan corrono per scattare una foto, il che mostra quanto sia già emozionata questa città. Credo potrebbe paralizzarsi per lo scudetto»
Il difensore del Napoli Kim Min-jae ha rilasciato una lunga intervista rilasciata al sito ufficiale dell’Uefa in vista dell’andata dei quarti di finale di Champions League contro il Milan.
I meriti di Luciano Spalletti
«Prima di tutto, penso che il suo approccio strategico influisca, ovviamente, ma il fattore decisivo è la sua passione. Non ho mai visto un allenatore come lui. La sua passione supera facilmente quella di qualsiasi altro giocatore. Ha una grande voglia di vincere le partite. La squadra è molto aggressiva, non ha paura di nulla, credo che l’influenza dell’allenatore sia decisiva in questo senso»
Il soprannome “mostro”
«Il soprannome è rimasto quando ho iniziato a giocare a livello professionale nella K-League. Credo sia arrivato perché sono forte fisicamente e sono anche abbastanza veloce. In più mi diverto tanto a lottare in campo».
Cosa si prova a essere considerato uno dei miglior difensori in Europa?
«Beh, per cominciare, la mia squadra attuale ha raggiunto i quarti di finale per la prima volta nella storia del club e stiamo cercando di raggiungere le semifinali. Quindi, mi sto concentrando su come giocare meglio e impedire agli avversari di segnare. Penso principalmente a quello. Cerco di parlare con i miei compagni di squadra. Penso sia il peso maggiore per noi, dal momento che altri dicono che ci stiamo avvicinando alla vittoria del campionato e che abbiamo il potenziale per vincere la Champions League: c’è molta pressione.
Tuttavia stiamo anche cercando di godercela il più possibile: quanto ci divertiremo alla fine sarà determinato dai risultati. Io credo di essere considerato uno dei migliori difensori d’Europa solo perché la mia squadra attuale sta giocando davvero bene»
Vincere la Champions o lo Scudetto a Napoli…
«Ogni partita è molto dura e non credo che dovremmo ancora pensare alle semifinali. Dobbiamo concentrarci prima sui quarti di finale e trattare ogni tappa come una finale. Lo scudetto? Non riesco a immaginarlo, in realtà. Ogni volta che ogni giocatore esce, i fan corrono per scattare una foto, il che mostra quanto sia già emozionata questa città. Credo potrebbe paralizzarsi per lo scudetto».
L’importanza di Victor Osimhen per la squadra?
«È estremamente influente nella squadra. È considerato giustamente uno dei migliori giocatori al mondo. Non attacca solo, aiuta in difesa. Non posso darti una percentuale effettiva in termini di quanto stia contribuendo alla squadra, ma sta contribuendo molto. Ci incoraggia sempre con la sua energia positiva. È un giocatore di livello mondiale».
Il murales di Kim a Napoli
«E’ in città, ancora non l’ho visto, ma ho ricevuto molte foto dalla mia famiglia e dai miei amici che l’hanno visto. Venire considerato così tanto in città, e sapere che la gente mi ama, mi fa sentire molto onorato. Ecco perché sento di dover impegnarmi di più quando indosso la maglia del Napoli».
Idolo da subito…
«Penso di aver fatto del mio meglio in ogni partita. Ogni giocatore, non solo io, ha giocato sempre per la squadra ottenendo buoni risultati. Per questo siamo amati. Io sono solo uno di loro. Non sono l’unico amato dai tifosi. Penso che facciamo del nostro meglio e l’atmosfera che si respira in squadra sia molto buona; stiamo vincendo con stile. Per questo siamo amati»