I club pagano lo stipendio degli arbitri e vogliono “una spiegazione” da Laporta, che non ha preso parte alle ultime due riunioni di Lega.
In Spagna LaLiga intende discutere del futuro del sistema arbitrale dopo il caos provocato dallo scandalo Negreira-Barcellona. Ieri La Vanguardia ha accusato il presidente della lega, Javier Tebas, di aver presentato documenti falsi alla Procura per tirare dentro l’inchiesta i due ex presidenti del Barcellona.
El Mundo scrive di una riunione straordinaria convocata da LaLiga in merito alla questione arbitrale:
LaLiga, preoccupata per la crisi reputazionale che il caso Negreira potrebbe causare al calcio spagnolo, ha fatto un ulteriore passo avanti e considererà “il futuro della prestazione di servizi” degli arbitri in un’Assemblea Straordinaria che è stata convocata per mercoledì 19 aprile. In altre parole, l’ente presieduto da Javier Tebas è disposto a modificare l’attuale panorama dell’arbitrato spagnolo”.
El Mundo continua scrivendo che:
in detta Assemblea, e secondo fonti consultate da questo quotidiano, i club attendono “una spiegazione” da Laporta, assente nelle ultime due riunioni di Lega sul Caso Negreira. In entrambe le occasioni il presidente del Barça ha delegato il proprio voto a un avvocato di Madrid, ma i club, con grande “preoccupazione”, gli hanno chiesto di esprimersi il 19. LaLiga ha inviato un invito sia all’amministratore delegato del Barça che a Fiorentino Perez.
In spagna, l’idea di cambiare il sistema arbitrale è comparsa più volte nel corso degli ultimi anni. Sono le società spagnole, di fatto, a pagare lo stipendio degli arbitri, che possono arrivare a guadagnare fino a 300.000 euro l’anno, a seconda degli incarichi. Nell’Assemblea menzionata da El Mundo, i club saranno informati a riguardo.
All’ordine del giorno dell’assemblea del 19 aprile ci sono cinque punti. Il più sorprendente, scrive il quotidiano spagnolo, è il quarto, che recita:
“”Esame della situazione arbitrale. Il futuro della fornitura di servizi. Esame del caso F. C. Barcelona-Negreira”. A questa frase (“esame della situazione arbitrale”) si adatta un’intera batteria di misure, e le fonti di LaLiga non osano escluderne nessuna in questo momento”.