Se la prendeva online con giornalisti, giudici e politici. Lo ha fatto per vendicarsi dopo la sua estromissione. S’è fatto sgamare per una foto
L’ex presidente della Real Sociedad Iñaki Badiola è stato condannato a dieci anni e otto mesi di reclusione per una serie enorme di insulti e calunnie diffuse in forma anonima da due account su Twitter nei confronti di diversi politici, giudici, giornalisti e giornali. In pratica Badiola si nascondeva dietro profili falsi, per scatenarsi senza freni online.
Tra le vittime ci sono il vice generale di Gipuzkoa, Markel Olano, diversi magistrati, un avvocato dell’Amministrazione della giustizia, tre dirigenti del Tesoro, un notaio, un giornale e diversi professionisti dell’informazione, scrive El Mundo.
Badiola ha utilizzato questi account, tra il 2017 e il 2018, per vendicarsi dopo la sua destituzione nel 2008 dalla presidenza della Real Sociedad, dopo essere stato dichiarato colpevole del fallimento del club.
Le indagini hanno portato, secondo le autorità, ad una sicurezza del “99,9%” che dietro quegli account ci fosse proprio l’ex presidente. L’imputato tra l’altro non s’è mai preoccupato di “prendere particolari precauzioni”, anonimato a parte. Per poi farsi “sgamare” dopo aver pubblicato in un tweet la fotografia di uno dei dirigenti del Tesoro interessati, che lui stesso aveva scattato negli uffici della Diputación de Guipuzcoa. Una foto che solo lui poteva avere.
Alla fine ha accumulato una serie di condanne per calunnia, delitti contro l’integrità morale e ingiurie gravi. La Procura di Guipuzcoa aveva chiesto condanne a più di 60 anni di carcere e un risarcimento di quasi due milioni di euro per le persone colpite.