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Napoli, sei bellissima. Goditi la festa come solo tu sai fare (Gazzetta)

Viaggio tra vicoli e piazze che si preparano alla festa scudetto. “In città la felicità assume contorni quasi fisici”. “Che sia oggi o tra pochi giorni, nulla importa”.

Napoli, sei bellissima. Goditi la festa come solo tu sai fare (Gazzetta)
(FILES) In this file photo taken on March 24, 2023 Flags and banners decorate the Quartieri Spagnoli district on March 24, 2023 in Naples, as the city braces up for its potential first Scudetto championship win in 33 years. - From narrow streets to balconies, the whole city of Naples is tinged with blue, the colour of its football club which is about to win the Scudetto for the first time since 1990, then with Diego Maradona, who is still revered as a saint today. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Napoli, sei bellissima. Goditi la festa come solo tu sai fare. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, in un pezzo che racconta come i vicoli e le piazze della città si preparano alla festa scudetto, gremiti di turisti da tutto il mondo. Il racconto parte dalla processione al murale dedicato a Maradona ai Quartieri Spagnoli. Anche ieri si è registrato un bagno di folla.

“Guarda, Diego, guarda che bello. La festa inizia da te, perché è con te che tutto ha avuto inizio. Il corteo del trionfo potrebbe scattare oggi intorno alle 17, ma ieri è nata spontaneamente la processione del ringraziamento. Tutti in fila a salutare Maradona, un rito pagano svolto con devozione religiosa, come se Diego fosse comunque protagonista anche di questo scudetto del Napoli, il primo senza la sua presenza. Pioviggina a metà pomeriggio, ma ai Quartieri Spagnoli le gocce d’acqua non toccano terra perché non c’è fisicamente spazio tra una persona e l’altra, tra un fedele e l’altro. È l’attesa più dolce perché il risultato, che sia oggi oppure no, è ormai garantito”.

“In via Emanuele De Deo, il vicolo che da via Toledo porta a quello che è noto a tutti come Largo Diego Armando Maradona, semplicemente non si passa. Sono circa duecento metri in salita che diventano un pellegrinaggio lentissimo, allegro, colorato e molto rumoroso. Un coro dietro l’altro, un inno dietro l’altro: sono le ore più belle, quelle che anticipano l’esplosione della grande festa in cui il caos impedirà magari di cogliere alcuni aspetti della felicità napoletana”.

Un tappeto di sciarpe e magliette di tante squadre davanti al murale, omaggi a Maradona. Ci sono anche fiori, immaginette dei defunti, la spiegazione di ciò che ha rappresentato Diego. Ma in tutta la città si lavora anche a ravvivare i colori degli altri murales, mentre vanno a ruba le mascherine di Osimhen e i nastri colorati di azzurro addobbano ogni angolo di Napoli. Al Gambrinus, sulle giacche dei camerieri, è stato cucito persino lo scudetto.

“Napoli è bellissima, offre il suo volto più autentico a chi ha deciso di passare qui il ponte del Primo maggio”.

“Una città meravigliosa e una squadra fantastica”.

“È bello pensare che anche in quell’angolo di cielo venga improvvisato un corteo per celebrare questo successo. È bello accorgersi che in questa città la felicità non è solo uno stato d’animo, ma assume contorni quasi fisici. E allora, che sia oggi o tra pochi giorni, nulla importa. Goditela, Napoli. Come solo tu sai fare”.

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