Per fortuna ha ammesso che avrebbe sbagliato a non sospendere la gara in caso di evidenti cori razzisti nei confronti di Lukaku
Il coefficiente di difficoltà nell’arbitraggio di Juventus-Inter era altissimo, ed è stato confermato dalla maxi-rissa nel finale e dopo il triplice fischio. L’arbitro dell’incontro però, Davide Massa, a detta del designatore della Can A e B Gianluca Rocchi, si è dimostrato all’altezza. Come sbagliarsi. Secondo Rocchi l’arbitro di Imperia ha saputo fischiare i provvedimenti tecnici e disciplinari nella maniera corretta e ha gestito i minuti finali come da regolamento, cercando, per quanto possibile, di limitare anche i momenti di tensione dopo la fine della gara. Come riporta infatti la Gazzetta dello Sport:
“Rocchi ha rivisto filmati ed episodi e, complessivamente, ritiene che il direttore di gara della prima semifinale di Coppa Italia Juventus-Inter abbia avuto la condotta opportuna. Durante e dopo la sfida, quando si sono alzati i cartellini nei confronti di Lukaku, Handanovic e Cuadrado”.
C’è solo un piccolo cavillo che macchia la prestazione del fischietto, ma che è attenuata dagli attimi concitati vissuti appena dopo l’esultanza di Lukaku:
“L’esultanza del belga è riconosciuta, è quella già vista in Nazionale. Però è stata accompagnata da un labiale del giocatore (“Muti, muti”) che il regolamento legge come azione provocatoria: ma è stata azione o reazione? Probabilmente più la seconda della prima. Se però Massa, sul campo, avesse avvertito cori a sfondo razzista da parte del pubblico, o se Lukaku li avesse “denunciati”, avrebbe dovuto sospendere momentaneamente la gara. Il tutto, in quegli istanti o prima, non sarebbe stato avvertito. Di certo gli ispettori federali hanno visto e ‘registrato’ tutto”.