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Pietrangeli: «Il Viagra? Certo che lo uso, non c’è niente di male, ma è meglio non dirlo alla partner» 

A La Repubblica: «Con la Colò speravo fosse amore eterno. A mia moglie pago gli alimenti da 40 anni: non si è mai alzata prima di mezzogiorno». 

Pietrangeli: «Il Viagra? Certo che lo uso, non c’è niente di male, ma è meglio non dirlo alla partner» 
Torino 20/11/2022 - tennis Atp / foto Imago/Image Sport nella foto: Nicola Pietrangeli ONLY ITALY

Nicola Pietrangeli racconta settant’anni di storie d’amore e tradimenti in un’intervista a La Repubblica. Pietrangeli dice che «l’abito del playboy me lo hanno cucito addosso gli altri» e ammette di aver amato solo quattro donne: «Susanna, Lorenza, Licia e Paola. E tutte e quattro mi hanno lasciato…».

Licia è Licia Colò. Si dice che quando la conduttrice tv lo lasciò, Pietrangeli la prese malissimo. Lui ammette:

«È vero. Pensavo sarebbe stata la storia definitiva. Per lei mi ero trasferito a vivere a Casal Palocco: e per uno come me abituato a Roma nord, è stata una grande prova d’amore».

Con la Colò niente vita mondana.

«Licia mi diceva scherzando: “Certo che ti faccio risparmiare un sacco di soldi. Non mi piacciono i gioielli e detesto pure le pellicce”».

Pietrangeli racconta perché è finita.

«Tra noi c’erano quasi 30 anni di differenza. Ho pensato avesse un altro. Ma lei ha sempre negato. Chissà, non ci metterei la mano sul fuoco… Le corna invece, me le hanno messe eccome mia moglie Susanna e poi Lorenza. Paola non credo. Ma non voglio saperlo. Non ci sentiamo, troppo fresca la rottura. Non voglio stare male».

Pietrangeli racconta di Susanna, con cui è stato sposato 15 anni e dalla quale ha avuto tre figli.

«Siamo rimasti in buoni rapporti, sono 40 anni che le pago gli alimenti. Che devo fare? Susanna non si è mai alzata prima di mezzogiorno».

Lui giura di non aver mai tradito nessuna delle quattro.

«A loro quattro no. Solo una volta, a Montecarlo, mi ritrovai in camera con una ex ma a un certo punto mi sono
addormentato. E comunque, anche se so che è una mentalità maschilista, credo che l’uomo possa tradire anche senza farsi coinvolgere. La donna invece tradisce perché si innamora».

Pietrangeli parla quattro lingue.

«Italiano, inglese, francese e russo. L’italiano non l’ho mai studiato. E infatti ho ancora delle lacune. Una volta, a una tipa scrissi un biglietto: “L’amore con te è una robba pazzesca”: proprio così, con due b. Mi disse: “Sì, ma basta anche una b di meno.” Che figura!».

Qualità e difetti?

«Non sono avaro e sono educato. Ma sono un frescone, ho gestito male alcune cose. E sono pigro. Se mi fossi
allenato di più, forse nel tennis avrei raggiunto traguardi maggiori. Però mi sarei divertito molto meno».

Ha mai usato il Viagra? Pietrangeli:

«Certo, non ci vedo niente di male. Ma è meglio non dirlo alla partner, perché magari pensa che non la trovi abbastanza attraente, non capendo che non è quello il problema».

La notte più caliente?

«Una volta, a Venezia. Durò un’infinità. Oggi lei ha 80 anni. E quando ci incontriamo, ci guardiamo negli occhi come a dire “te la ricordi, sì Venezia?”»

Pensa mai alla morte? Pietrangeli:

«Per forza! E ne ho paura. Ma sa la cosa più triste di arrivare alla mia età? È che non hai più intorno le persone con cui hai condiviso gran parte della vita. Ancora seguo i tornei di tennis, ma ultimamente mi sono ritrovato al Roland Garros e la sera non sapevo con chi uscire. Con i tennisti giovani non ho nulla da dire».

Fa mai bilanci? Pietrangeli:

«Certo. Alla mia vita do un sette e mezzo. Ma il traguardo di cui vado più fiero è avere acquisito un bonus di quattro “vaffa” al giorno. E almeno un paio li utilizzo sempre».

 

 

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