Durante il primo ritiro estivo un tifoso gliene regalò due: “Lazio Patria Nostra”, di Mario Pennacchia e “Uno più undici”, di Franco Recanatesi
«La Lazio ti entra dentro. Qui sto bene, mi hanno fatto sentire importante». Dopo la vittoria sul Monza, l’allenatore biancoceleste, Maurizio Sarri, ha dichiarato amore verso i colori della squadra. E non era la prima volta. Ultimamente è accaduto spesso che Sarri abbia espresso la sua totale identificazione con i valori del tifo laziale. Il Corriere dello Sport dedica uno spazio a questa identificazione, iniziata, scrive, ai tempi del primo ritiro estivo, grazie a dei libri regalati a Sarri da un tifoso, ad Auronzo.
“Maurizio Sarri, la vocazione laziale, l’ha assorbita in un anno e mezzo non solo respirando l’aria di Formello o dell’Olimpico. E’ appassionato di letteratura e nell’estate 2021 colse al volo il regalo di un tifoso che gli si avvicinò per salutarlo. Insieme a quel saluto si consumò un battesimo. A Sarri, nel ritiro di Auronzo, fu consegnato il libro “Lazio Patria Nostra” di Mario Pennacchia, compianto cantore della storia biancoceleste. Così Mau ha iniziato ad appassionarsi. Sarri, incuriosito, chiese allo stesso tifoso di poter leggere scritti su Maestrelli, di poter conoscere altre parole che spiegassero la divina Lazio del Maestro. Fu accontentato. La seconda consegna fu il libro “Uno più undici” di Franco Recanatesi”.
In questo modo, il tecnico ha assorbito la storia, scrive il quotidiano sportivo, si è innamorato della filosofia del club e della tifoseria. Ed ha anche superato alcuni suoi limiti caratteriali.
“Sarri da quando è a Roma ha liberato le sue emozioni e si è liberato di alcuni suoi limiti caratteriali. Si è lasciato andare, professa da tempo i sentimenti della sua lazialità acquisita, con immagini e parole”.