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Surreale lo slogan “Napoli siamo noi” usato da De Laurentiis (CorSera)

Finora era stato utilizzato dagli ultras contro di lui. Uno scenario surreale considerando anche che il presidente è stato messo sotto scorta

Surreale lo slogan “Napoli siamo noi” usato da De Laurentiis (CorSera)
Ci Napoli 15/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha ufficializzato l’incontro con gli ultras avvenuto ieri pomeriggio e di riflesso la tregua stipulata con la tifoseria organizzata del Maradona con una foto pubblicata su Twitter. Ed una didascalia emblematica: «Napoli siamo noi. Presidente e tifosi uniti per vincere». Proprio lo slogan utilizzato finora dagli ultras partenopei per contrastare le posizioni e le dichiarazioni di De Laurentiis. Uno scenario che sul Corriere della Sera viene giustamente definito surreale (noi abbiamo scritto che si è andati oltre il cabaret) anche in virtù del fatto che De Laurentiis, proprio per le minacce rivoltegli dagli ultras, è finito sotto scorta.

Il Corriere della Sera scrive:

“A poche ore dalla partita il presidente Aurelio De Laurentiis ha incontrato in un albergo i responsabili del tifo organizzato, l’incontro si è concluso con un messaggio pubblicato sui social del Napoli: «Napoli siamo noi. Presidente e tifosi uniti per vincere». «Napoli siamo noi» finora, invece, era stato lo slogan utilizzato dagli ultrà anche in contrapposizione a certe dichiarazioni di De Laurentiis. Uno scenario surreale considerando anche che la Prefettura di Napoli nei giorni scorsi ha rafforzato le misure di protezione per De Laurentiis per alcune minacce rivelate dalle intercettazioni ambientali compiute durante le indagini successive a Napoli-Milan dello scorso 2 aprile”.

Lo scenario dunque è decisamente cambiato, come si è visto già ieri sera al Maradona durante Napoli-Verona, con lo stadio che è tornato ad incitare il pubblico.

“In dodici giorni al Maradona è cambiato il clima. Il 2 aprile durante Napoli-Milan gli scenari erano pazzeschi: cori offensivi contro il presidente De Laurentiis, rissa in curva B, sciopero del tifo contro il divieto di ingresso per bandiere, striscioni, tamburi e megafoni mentre i sostenitori avversari dominavano la scena. Ieri per Napoli-Verona il clima era diverso, con il tifo delle curve anche dopo il fischio finale. I gruppi ultrà presenti hanno inoltrato la richiesta necessaria per far autorizzare l’ingresso in curva del materiale necessario per il tifo. I circa 180 sostenitori del Verona, invece, sono tornati a casa dopo la decisione delle forze dell’ordine di non far entrare lo striscione del gruppo «Hellas Army» per cui probabilmente non era stata effettuata la richiesta”.

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