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Accardi ha scoperto Di Lorenzo, è un talento nel valorizzare i giocatori (Gazzetta)

Tra i colpi piazzati in carriera, il diesse dell’Empoli annovera anche Bennacer, Krunic, Hamed Traorè, Samuele Ricci e Kristjan Asllani

Accardi ha scoperto Di Lorenzo, è un talento nel valorizzare i giocatori (Gazzetta)
Db Milano 19/01/2022 - Coppa Italia / Inter-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Pietro Accardi

La Gazzetta dello Sport elenca i colpi di mercato di cui è stato artefice, nel corso degli anni, Pietro Accardi, direttore sportivo dell’Empoli quotato negli ultimi giorni come sostituto di Cristiano Giuntoli al Napoli. Accardi è stato colui che ha scoperto Di Lorenzo, tanto per cominciare, ma non solo. Nella sua carriera da direttore sportivo ha valorizzato talenti come Bennacer e Krunic o Hamed Traorè. E ancora Samuele Ricci e Kristjan Asllani. Un maestro nello scovare talenti, valorizzarli e poi rivenderli per autofinanziare il club.

La Gazzetta scrive:

“quando ancora giocava, Accardi – palermitano, la sua famiglia ha una pasticceria nel capoluogo siciliano – mostrava una personalità e una serietà che convinse Corsi a trattenerlo come team manager, quando smise di giocare subito dopo la promozione in A nel 2014. Da dirigente trova subito un ottimo feeling con Marcello Carli, all’epoca direttore sportivo del club toscano. Così quando quest’ultimo decide di andare a Cagliari, diventa quasi naturale la sua promozione a d.s. perché Accardi vive di calcio e conosce bene anche le serie minori che sa scandagliare a fondo”.

Ed ecco l’elenco dei suoi colpi sul mercato:

“È stato proprio Accardi nell’estate del 2017 a prendere Giovanni Di Lorenzo per circa 600 mila euro dal Matera in C, vendendolo al Napoli per 10 milioni. Parliamo di quello che è diventato uno dei più forti terzini a livello internazionale, campione d’Europa e capitano della squadra campione d’Italia. Potrebbe bastare come biglietto da visita. Ma il d.s., entrando subito nella filosofia aziendale di Corsi, negli anni ha piazzato diversi colpi notevoli. Di giocatori che hanno garantito di mantenere il club in Serie A, autofinanziandosi. Pensate a Bennacer e Krunic, che stasera saranno protagonisti col Milan di una semifinale di Champions. Oppure a Hamed Traorè, venduto al Sassuolo e oggi al Bournemouth in Premier. E ancora Samuele Ricci e Kristjan Asllani cresciuti nella scorsa stagione da registi e adesso rispettivamente al Torino e all’Inter. Talenti scovati, valorizzati e poi rivenduti per autofinanziare il club. In pratica i concetti sono simili, da un punto di vista di gestione, ma cambiando gli obiettivi del club e aumentando la concorrenza a certi livelli, pescare i prospetti giusti e farli crescere in una piazza più esigente e pressante come quella di Napoli, non è la stessa cosa di Empoli. Accardi lo sa ma non ha paura del salto, anche perché sa che troverà un’organizzazione scouting, con Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, di altissimo livello con la quale sintonizzarsi, appena il passaggio diventerà ufficiale”.

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