“De Laurentiis non perde mai il vizio del palcoscenico. Neppure nel momento in cui il palcoscenico andava lasciato a squadra e allenatore”
Delle tensioni post-scudetto nel Napoli scrive anche Il Giornale con Riccardo Signori. Che ricorda come anche Mourinho lasciò l’Inter la sera stessa della vittoria in Champions.
Quindi perché stupirsi se, a scudetto ancora caldo, c’è già l’ombra del fuggi–fuggi da Napoli? Ed anche, perché no, dal protagonismo di De Laurentiis, presidente che non si perde mai il vizio del palcoscenico. Neppure nel momento in cui il palcoscenico andava lasciato a squadra e allenatore.
Chi, con senso di equilibrio e realtà, non consiglierebbe Spalletti di lasciare il club perché del futuro non v’è certezza? Ha già fatto tanto e bene. Difficile fare meglio, soprattutto camminando sul tappeto di chiodi marca Adl. E i club esteri sono anche più generosi nel senso economico.
Lo stesso vale, scrive Signori, per Osimhen e Giuntoli.
Era proprio necessario arrivare a questi pissi-pissi? Il presidente protagonista non poteva giocar meglio dietro le quinte? Qui sta il problema: De Laurentiis gioca per sé, come ha chiaramente spiegato Spalletti, ma poi sono gli altri che devono realizzare progetti. La festa di Napoli e del Napoli non va rovinata, ma il futuro è già dietro l’angolo. Se il pissi–pissi sarà solo folklore calcistico, meglio. Se, invece, qualcuno se ne andrà: a ciascuno le sue responsabilità. E non sempre riescono i miracoli di mercato.