Spalletti non ha mai ingoiato la mancanza di rispetto, sarebbe bastato un caffè, piuttosto che una pec: le formalità sono una cosa, i sentimenti un’altra
La rottura tra Spalletti e il Napoli e soprattutto la famosa cena con De Laurentiis e Chiavelli, finisce su The Athletic. Una cena che aveva un piatto speciale nel menu: il futuro del Napoli. Il problema fondamentale risiede anche in quella che è una caratteristica che distingue Spalletti da anni, scrive il quotidiano: non sopporta la mancanza di rispetto. E il presidente De Laurentiis di rispetto non gliene ha dimostrato, inoltrando una Pec per esercitare l’opzione di rinnovo.
The Athletic scrive:
“Qualche intolleranza? È una domanda che i camerieri tendono a fare per cortesia in questi giorni e la mancanza di rispetto è qualcosa che Spalletti non ha mai facilmente ingoiato. Poco dopo l’eliminazione del Napoli dai quarti di finale di Champions League ad aprile, nella sua casella di posta è arrivata una nuova notifica. Non era un Burofax, era una Pec, dal Napoli, per esercitare l’opzione di prolungare il suo contratto in scadenza fino al 2024. Mentre il club era perfettamente nel suo diritto di farlo, la natura improvvisa della Pec — senza preavviso o consultazione — ha preso Spalletti alla sprovvista. Chiamatelo vecchio stile ma avrebbe apprezzato una chiacchierata, magari davanti a uno dei caffè di Tommy Starace perché le formalità sono una cosa, i sentimenti sono un’altra“.
Così, mentre De Laurentiis andava in giro insistendo che Spalletti sarebbe rimasto in panchina per un altro anno, l’allenatore si irritava in conferenza stampa: «Dovrebbe dirlo a me, non a voi».
The Athletic continua:
“Involontariamente, sembra che Coco Loco possa aver ospitato l’Ultima Cena. La posizione del ristorante vicino a Piazza dei Martiri di Napoli non poteva, col senno di poi, essere più adatta. Il pungente Spalletti è sempre stato un uomo di principio“.
In fondo per questo ha lasciato la Roma, nel 2017, nonostante Pallotta abbia fatto di tutto per trattenerlo. Non ha sopportato “la mancanza di rispetto mostratagli da Totti“, che al tecnico ha dedicato una biografia e una serie tv dipingendolo come un cattivo: “era semplicemente troppo da sopportare“.
Nella serie tv che si appresta a girare De Laurentiis sulla vittoria dello scudetto, i titoli di coda saranno sulla partita di Udine:
“quella Pec e la notte al Coco Loco sono tra le scene eliminate”.
Le dimissioni di Spalletti non devono essere una sorpresa, continua The Athletic.
“Per prendere in prestito un’espressione usata da Spalletti, non è che il tempo si trasformi improvvisamente dal sole alla pioggia battente. Chiunque si trovasse sul lungomare di Napoli avrebbe potuto vedere le nuvole avvicinarsi”.
E ancora:
“Questo è quello che succede con De Laurentiis. Il magnate del cinema è famoso come “fumantino”, una personalità infuocata, che divampa drammaticamente con gli allenatori. Ne ha cambiati quattro negli ultimi cinque anni, Spalletti incluso, e spesso perché loro si sono stancati di lui — qualcosa che ha dovuto accettare a malincuore“.
Spalletti non scappa con qualcun altro e neppure per soldi. Non lo avrebbe spaventato una nuova rivoluzione in squadra, così come non si è lasciato spaventare da quella dell’estate scorsa. L’intenzione dell’allenatore è chiara: si fermerà per un po’, dedicandosi alla sua terra, in Toscana.
“La cena in Italia, come quella al Coco Loco, finisce spesso con un amaro, un liquore amaro. Mentre la partenza anticipata di Spalletti non pulirà il palato del dolce successo del primo scudetto del Napoli dal 1990, ci vorrà sicuramente un po’ di digestione”.