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De Laurentiis mangia allenatori? I fatti (e i numeri) dicono altro

In dieci anni il Napoli ne ha cambiati cinque, il Milan nove, l’Inter sette, la Roma sei. La Juventus ne ha cambiati tre dopo aver vinto uno scudetto

De Laurentiis mangia allenatori? I fatti (e i numeri) dicono altro
Foto Nicer

L’addio tra Spalletti e il Napoli sta assumendo i toni di una telenovela degli anni ’80. Quelle con Veronica Castro o Grecia Colmenares nelle quali il più insignificante degli accadimenti e la più irrilevante delle discussioni venivano dilatate e trascinate per settimane e settimane. Bisognava allungare il brodo per la semplice motivazione che si andava in onda ogni giorno, proprio come i giornali devono uscire in edicola e nelle rassegne stampa.

La questione, in realtà, è di una semplicità disarmante. C’è un contratto in scadenza e le parti stanno decidendo se rinnovarlo oppure no e a quali condizioni. Roba d’affari, questioni di soldi e, certo, anche di stimoli, motivazioni e progetti. Tutto considerato, pare proprio che stiano decidendo di interrompere la collaborazione. Tutto qui.

Nella Napoli campione d’Italia, invece, la questione sta straripando nel sentimentale e si indagano le idiosincrasie del presidente e le ritrosie dell’allenatore come se si trattasse di un unicum, qualcosa di mai accaduto prima qui e altrove. De Laurentiis viene trattato dalla stampa, addirittura da quella internazionale, come un mangia allenatori, uno incapace di mantenere rapporti.

Mi chiedo da dove nasca questo pensiero. O meglio, mi chiedo se questa sua presunta incapacità sia tale se confrontata con quella delle altre società.

Già, perché negli ultimi 10 anni (dal 2013 ad oggi) il Milan, per esempio, ha cambiato 9 allenatori: Allegri, Seedorf, F.Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso, Giampaolo, Pioli.

L’Inter, invece, ne ha cambiati 7: Mazzarri, Mancini, De Boer, Pioli, Spalletti, Conte, S.Inzaghi.

La Roma è a quota 6: Garcia, Spalletti, Di Francesco, Ranieri, Fonseca, Mourinho.

E il Napoli? Il Napoli ne ha cambiati 5: Benitez, Sarri, Ancelotti, Gattuso, Spalletti. Come la Juve (Conte, Allegri, Sarri, Pirlo, Allegri) e come la Lazio (Petkovic, Reja, Pioli, S.Inzaghi, Sarri).

Non è nemmeno inusuale cambiare allenatore dopo uno scudetto vinto. La Juve lo ha fatto 3 volte (Conte, Allegri, Sarri). L’Inter lo ha fatto con Conte. Quindi? Dove risiede questa presunta anomalia di De Laurentiis che a leggere i giornali sembrerebbe stare sconvolgendo i canoni dei rapporti tra presidenti e allenatori?

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