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Di Lorenzo: «Abbiamo fatto un campionato strepitoso, lo scudetto lo meritiamo noi e tutti i tifosi» 

A Dazn: «Aver riportato lo scudetto a Napoli dopo 33 ani è una roba incredibile. Questo scudetto non è il mio, è di tutti i giocatori, tuta la gente che ha lavorato con noi»

Di Lorenzo: «Abbiamo fatto un campionato strepitoso, lo scudetto lo meritiamo noi e tutti i tifosi» 
Ci Lecce 07/04/2023 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Il Napoli è campione d’Italia. Ai microfoni di Dazn il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo.

«E’ un’emozione bellissima, è da inizio anno che lottiamo per questo, oggi finalmente è arrivato, è uno scudetto super meritato, siamo contenti, non vediamo l’ora di festeggiare».

Sono 33 anni che il Napoli non vinceva lo scudetto. Di Lorenzo:

«Sono troppi anni per una piazza come Napoli che vive di calcio e ogni giorno ci ha trasmesso l’amore e la passione per questa maglia. Anche oggi i tifosi sono stati incredibili, sembrava di giocare a Napoli, se lo meritano più di tutti».

Hai pensato al tuo percorso, da Matera in poi?

«Mi son goduto il momento con i mei compagni, abbiamo fatto un campionato strepitoso e l’abbiamo chiuso nel migliore dei modi, ce lo meritiamo noi ma se lo meritano tutti questi tifosi».

C’è stata una partita in cui avete iniziato a crederci di più?

«Non so se c’è stata una partita in particolare, ma è stata una crescita partita dopo partita, ci siamo uniti, siamo diventati squadra attraverso risultati che hanno aumentato il nostro entusiasmo e l’autostima, ora sono qui e vedere tutto questo mi lascia senza parole. Aver riportato lo scudetto a Napoli dopo 33 ani è una roba incredibile. Essere accostato a Maradona, essere il capitano che alza lo scudetto dopo di lui mi lascia senza parole ma questo scudetto non è il mio, è di tutti i giocatori, tuta la gente che ha lavorato con noi perché il sogno si realizzasse»-

Di Lorenzo e Mario Rui sono entrati nello spogliatoio abbracciati piangendo. Racconta:

«Con Mario mi lega un rapporto splendido, è il primo dispiaciuto ad essere fuori e a non poter dare una mano ma tutti abbiamo dato il nostro contributo, non solo io, ma tutti quanti si meritano questa soddisfazione».

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