Dopo lo striscione esposto sotto casa del giocatore nerazzurro. L’indagine sarà effettuata in coordinamento con la Digos e il dipartimento antiterrorismo
Immediata presa di posizione da parte della Procura di Milano. Questo, dopo il caso dello striscione posizionato sotto casa di Federico Dimarco in seguito alla semifinale di ritorno di Champions di martedì. Infatti, la Procura ha deciso di aprire un fascicolo per indagare sul caso. Il rischio sarebbe quello di denunciare i tifosi del Milan per minacce aggravate a seguito delle parole usate contro il terzino dell’Inter. Inoltre, sembra che il tutto vedrà il coordinamento della Digos e del dipartimento antiterrorismo.
Dimarco minacciato, la ricostruzione dei fatti
Questa la ricostruzione dei fatti. Dopo la partita di martedì, Dimarco ha preso un microfono intonando cori verso i suoi tifosi. Uno in particolare di questi, “Milanista chiacchierone”, non è stato digerito dalla Curva Sud. Di conseguenza, i supporter rossoneri hanno lasciato sotto casa del terzino azzurro uno striscione in cui veniva apertamente minacciato. In seguito sono arrivate prima le scuse di Dimarco sui social, poi il comunicato ufficiale della Curva Sud. Entrambi hanno spiegato le loro ragioni, con l’interista che ha chiesto scusa per il gesto e i milanisti che hanno sottolineato di non aver gradito quel coro, ma che hanno anche accettato le scuse del giocatore.
La Procura di Milano interviene per indagare sul caso
Ora, però, sembra che la Procura di Milano abbia deciso di intervenire personalmente. Infatti è notizia di poco fa che essa abbia aperto un fascicolo per indagare sulla questione. La denuncia sarebbe quella di minacce aggravate verso i tifosi del Milan. staremo a vedere se questa presa di posizione porterà a conseguenze. Come anche si vedrà quale sarà la reazione delle due società, finora non intervenute personalmente sulla questione. Pare comunque scontato che il Milan, nel caso in cui vengano scoperti gli artefici dell’esposizione dello striscione contro Dimarco, possano intervenire con daspo o altre condanne verso i supporter.