Secondo Ralf Schumacher, Mick poteva andare all’Alpha Tauri ma Marko ha scelto De Vries: «Sembra che Helmut abbia un problema con il cognome Schumacher»
Mick Schumacher, figlio del sette volte campione del mondo della F1, in questa stagione non ha trovato un seggiolino su cui gareggiare. Nella passata stagione sedeva al volante della Haas, la scuderia americana che per la stagione 2023/24 al suo posto ha scelto Hulkenberg.
Inoltre a dicembre dello scorso anno la sua collaborazione con al Ferrari Driver Academy e viene ingaggiato come terzo pilota e collaudatore alla Mercedes. La sua esclusione dal roster della F1 ha fatto parecchio discutere. Qualche giorno fa, lo zio Ralf ha accusato Helmut Marko, consigliere della Red Bull, di aver bloccato la trattativa tra il nipote e l’Alpha Tauri, scuderia satellite del team austriaco.
Sempre Ralf Schumacher aveva aggiunto a formel1.de che il pretesto trovato per non ingaggiare Mick sarebbe stato dettato da “motivi personali”:
«Sembra che Helmut abbia un problema con il cognome Schumacher. Franz Tost (team principal di Alpha Tauri ndr) era consapevole che servono dai due ai tre anni per abituarsi ai ritmi della F1, ma a un certo punto è intervenuto Marko, che per motivi personali o qualcosa di simile ha scelto De Vries».
La risposte di Helmut Marko alle accuse non si è fatta attendere e ai microfoni del quotidiano austriaco oe24 ha dichiarato:
«Non ho assolutamente alcun problema con la famiglia Schumacher, Michael per me è stato il più grande e inoltre parlo regolarmente con Ralf, che però, sta confondendo una cosa: il nostro programma di F1 si basa sulle prestazioni, non sul marketing».
Un non proprio velata allusione alle capacità sopravvalutate di Mick Schumacher. Il campione di Formula 2 non ha convinto la Red Bull.