Si parla di alcuni “esaltati”, ma Ancelotti accusava tutto lo stadio dei cori razzisti contro Vinicius.
In merito a quanto successo nella partita di campionato tra Valencia e Real Madrid, diventata oggetto di dibattito pubblico per i cori razzisti contro il blancos Vinicius Jr, sono intervenuti anche gli enti statali di riferimento. Il Consiglio Superiore dello Sport (Csd) ha pubblicato un comunicato stampa in merito. Vengono riportati due punti per ribadire:
- “La sua forte condanna degli insulti razzisti che stanno avvenendo nel campo del calcio. Questi episodi sono intollerabili e assolutamente inappropriati, non solo nello sport ma anche in un Paese come la Spagna, una terra accogliente che fa della diversità la sua bandiera. La xenofobia dimostrata da volgari individui ci mette in imbarazzo come società e come sport. La violenza, il razzismo e ogni tipo di discriminazione sono l’antitesi dei valori dello sport, che sono appunto quelli del rispetto, dell’empatia e dello spirito di squadra”;
- “Nonostante questi attacchi siano inappropriati, il Consiglio Superiore dello Sport è favorevole a non generalizzare: gli insulti provengono da una minoranza di esaltati che confondono la passione con l’odio e non dovrebbero mai più mettere piede su un campo di calcio. Il suo atteggiamento non è rappresentativo dei nostri valori come società e danneggia l’immagine del nostro Paese”.
Un commento che non coincide con tutte le opinioni. Questo perché Ancelotti e Vinicius hanno parlato di più che qualche individuo.
Antonello Villani ilnapolista © riproduzione riservata