In conferenza: «Emozionante il discorso di Mattarella. All’Inter non mi sono mai sentito precario»
Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha tenuto la conferenza stampa in vista della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Su chi è favorito in questa partita, Inzaghi ha commentato:
«Chiaramente domani è una finale. Ne ho giocate diverse, a volte si era favoriti, altre volte no. Domani affrontiamo una squadra che è in grande salute, sappiamo cosa troveremo, ci siamo affrontate tante volte in questi anni e si sono meritati la finale. Sarà una partita aperta, essendo una finale dovremo essere squadra con la S maiuscola, nel senso che dovremo essere bravi a indirizzare la partita nel modo giusto».
Italiano ha definito Inzaghi uno specialista delle finali. Il tecnico nerazzurro ha dichiarato:
«Speriamo che questa fama possa continuare».
Su cosa ha detto Mattarella per la finale di Champions:
«Ha fatto un discorso molto emozionante. Ho avuto la fortuna di vederlo un’altra volta, è stato emozionante, ha parlato a entrambe le squadre in modo aperto. Ha detto che siamo uomini di sport e dobbiamo dare l’esempio in campo».
Per il finale di stagione e gli impegni così riavvicinati, Inzaghi ha commentato:
«Bisogna essere bravi a ragionare partita su partita, ne mancano quattro ma sono una più importante dell’altra. Per fortuna alleno ragazzi che hanno già fatto tante finali e sarà la sedicesima partita in 53 partite, finiremo con diciannove in sessantadue, praticamente un girone giocato in due mesi. Bravi noi a gestire le forze, il piccolo dispiacere è non avere con me Mkhitaryan e Skriniar per questo finale di stagione ma qualche defezione è inevitabile».
Sulla fame della Fiorentina di vincere un trofeo dopo tanti anni:
«Sappiamo cosa andiamo ad affrontare. Abbiamo rispetto della Fiorentina e del suo allenatore. Dobbiamo ricordarci il percorso che ci ha portato in finale a Roma. Abbiamo voluto con tutte le forze questa finale, cercheremo di dare il massimo, sapendo che di fronte abbiamo un avversario che sta bene ed è ben allenato. Proveremo a vincere come l’anno scorso».
Il merito di Inzaghi in queste finali:
«Quando si vincono trofei, è il collettivo che conta. Tutti insieme si vince e tutti si perde. Siamo stati bravi a stare insieme nei momenti di difficoltà e cercare soluzioni; siamo stati bravi a non cercare mai il colpevole».
C’è la paura che si pensi già al Manchester City?
«Assolutamente no. Sappiamo, e sapete anche voi, i sacrifici che abbiamo fatto per arrivare a questa finale. L’unica cosa che non mancherà sarà l’impegno folle. Poi c’è un avversario che come noi vorrà la coppa, dovremo essere bravi come squadra e negli episodi».
Sulle condizioni di Skriniar:
«Sta facendo un lavoro differenziato importante. Giovedì avrà un consulto e penso potrà essere disponibile per le ultime due gare».
Marotta ha detto che rimarrà all’Inter anche l’anno prossimo al 100%. Condivide?
«Assolutamente sì, ho un contratto e non mi sono mai sentito un precario».