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La festa scudetto? Fatevela a piedi. Sarri voleva sparecchiare, alla fine ha chiesto il conto

Dieci riflessioni sul campionato: I trasporti pubblici di Napoli come l’armadio di Narnia. Allegri è nervoso perché perde, non per le critiche

La festa scudetto? Fatevela a piedi. Sarri voleva sparecchiare, alla fine ha chiesto il conto
Ci Napoli 30/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Salernitana / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Ieri sera si è conclusa la 32esima giornata di campionato di Serie A con il pareggio per 1-1 tra Bologna e Juventus. Mancano ancora 5 giornate alla conclusione del campionato italiano 2022/23. Il Napoli deve ancora aspettare qualche giorno prima della consacrazione definitiva. Prima però dieci riflessioni sparse sulla giornata appena trascorsa.

  1. La domenica si apre con Inter-Lazio. Sarri è determinato a “sparecchiare” la tavola preparata per il Napoli e ci riesce, almeno fino al 77′. Poi l’Inter viene posseduta dal suo alter ego di Coppa, inizia a giocare come se fosse la finale di Coppa Italia e in meno di 15 minuti la ribalta. Sarri, sul pareggio di Lautaro, ha chiesto al quarto uomo il conto.
  2. A Napoli è festa grande, tutto è pronto per festeggiare. Tranne i trasporti. Ore e ore di riunione su come passà a’ nuttat in tranquillità. Potevano chiedere direttamente a Dia, invece di smuovere persino la Protezione Civile con l’allerta meteo.
  3. Spalletti, Osimhen, Kvaratskhelia e Olivera. Il buono, il brutto, il cattivo e l’intruso. Senza bestemmie cinematografiche, nessuno si aspettava che il terzino rubasse la scena ai tre protagonisti. Eppure questa è la conferma del gruppo. E pazienza se su Dia c’era il nigeriano e non Juan Jesus. Non sarà l’ultima di JJ, parola di un interista.
  4. È stata la mano di Dia“. Niente da aggiungere, lo sfottò è l’apoteosi dei tifosi campani, salernitani o napoletani che siano. Altro che Siani e De Luca. Come? Ah, il secondo non fa il comico…
  5. La lotta Champions sembra una grande ammucchiata. Triste pensare però pensare che si compete per entrare nella competizione europea e non per vincere il campionato. Ma tant’è. In sei per tre posti. Potrebbero essere cinque, se la giustizia sportiva si desse una mossa. Spoiler: i prossimi scontri diretti non diranno proprio nulla, se poi si pareggia con Bologna & Co.
  6. Roma-Milan è stata una simulazione di guerra. Basta guardare i social. O, anche meglio, l’infermeria della Roma. Sembra il campo medico di una zona di guerra.
  7. Occhio a Italiano. Orgoglio siculo e riberese, in provincia di Agrigento. L’ultima provincia di ogni statistica Istat in pratica. La sua Fiorentina ricorda il Brighton di De Zerbi. 5-0 alla Samp, 6-0 al Wolverhampton. Gemelli diversi.
  8. Zona retrocessione. Qualcuno salvi il soldato Stankovic. Inspiegabile come abbia accettato l’incarico alla Samp. Ogni ragionamento potrebbe reggere. Tuttavia c’è la concreta possibilità che la società stia da tempo pensando più al premio paracadute che alla permanenza in A. La Genova rossoblù festeggerebbe anche più della promozione.
  9.  Allegri è nervoso perché da nove mesi lo criticano? No, è nervoso perché perdere brucia. Normale che sia così. «Allegri è il miglior allenatore italiano dopo Ancelotti». Non lo abbiamo detto noi, prendetevela con Ivan Zazzaroni.
  10. I trasporti pubblici a Napoli sono come l’armadio che conduce a Narnia. Sai quando entri, non capisci più il trascorre del tempo e quando riesci ad uscire ti sembra di aver fatto un viaggio interstellare. L’unico modo per riprendersi è con l’albume di un buon Whisky Sour. Il consiglio della questura per la festa scudetto? Fatevela a piedi.
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