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Le Parisien: “Perché il mondo del calcio si chiude quando si parla di omosessualità?”

Il giornale francese: non poche le resistenze alla giornata organizzata in Francia per la comunità Lgbtq+, come avvenne per i Mondiali in Qatar

Le Parisien: “Perché il mondo del calcio si chiude quando si parla di omosessualità?”
(FILES) In this file photo taken on September 21, 2022 Germany's defender Thilo Kehrer (L) and Germany's midfielder Jonas Hofmann present the captain's armband -- a symbol against discrimination and for diversity -- that many teams will wear at the FIFA World Cup, in Frankfurt - Australia's football team on October 27, 2022 condemned human rights abuses in Qatar ahead of the World Cup, becoming the first participant to collectively criticise the host. (Photo by ANDRE PAIN / AFP)

Dopo il rifiuto di alcuni giocatori di Nantes e Tolosa di indossare le magliette per promuovere il rispetto degli omosessuali, il quotidiano francese Le Parisien ha pubblicato un commento su quanto accaduto.

“Perché il mondo del calcio si chiude quando si tratta di discutere di omosessualità o, semplicemente, di partecipare alla lotta contro l’omofobia? È successo prima e durante il Mondiale in Qatar per la fascia arcobaleno. E per tutto questo fine settimana intorno all’iniziativa ‘Gay o etero, indossiamo tutti la stessa maglia’ organizzato dalla Lega calcio francese per il quinto anno nell’ambito della giornata mondiale contro l’omofobia”.

Sui social l’attaccante del Nantes, Mohamed, ha chiesto di rispettare le loro scelte. Il Nantes ha multato il suo giocatore per il rifiuto.

Il rifiuto di alcuni giocatori di Ligue 1 e Ligue 2 di indossare una maglia arcobaleno nato a causa delle loro ‘credenze’ e ‘convinzioni’ ha ulteriormente evidenziato la difficoltà per il calcio (e la società) di riunire tutti insieme”.

Anche nelle parole di allenatori, come Éric Roy (Stade Brestois) o Bruno Genesio (Stade Rennais) si manifesta questo limite:

«Non c’è posto per la discriminazione né nel calcio né nella vita. Ma (…) siamo qui per giocare a calcio (…) Non sono sicuro che sia necessario fare una giornata contro l’omofobia».

Inoltre, il giornale ricorda che la stessa lega, la Lfp, non riesce a monitorare il fenomeno dell’omofobia. Per essere più precisi, Le Parisien parla di un sistema per poter segnalare questi episodi di odio contro l’omosessualità, ma non si ricavano molte informazioni.

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