De Laurentiis lo ha re-ingaggiato perché scottato dall’epilogo del Napoli di Gattuso. Un preparatore all’avanguardia che si rifà ai metodi classici del passato
Nel pezzo di commento allo scudetto vinto dal Napoli, a firma di Tommaso Lorenzini, Libero riconosce giustamente anche il merito del preparatore della squadra di Spalletti, Francesco Sinatti. E’ anche grazie a lui che il club di De Laurentiis ha raggiunto l’obiettivo atteso da 33 anni. Spalletti lo ha voluto fortemente. Sinatti era sponsorizzato da Calzona e De Laurentiis, che lo aveva conosciuto nell’era Sarri. Il presidente del Napoli lo ha voluto perché scottato dall’epilogo del Napoli di Gattuso.
Libero scrive:
“Dietro a questa ideale congiuntura c’è il lavoro del preparatore atletico Francesco Sinatti, 40 anni, aretino di Policiano, nato in una famiglia di sportivi ed ex calciatore di spicco della provincia toscana, cavallo di ritorno mai così vincente. Altro che cortomuso. L’ha scelto Spalletti, l’ha sponsorizzato il suo storico mentore Francesco Calzona (altro uomo di punta dello staff, che aveva lanciato a Empoli con Sarri), l’ha fortemente caldeggiato Aurelio De Laurentiis, memore del lavoro svolto da Sinatti durante i primi tre anni di Napoli proprio nell’era Sarri (nel quale altrettanto decisiva era stata la sua abilità nella prevenzione degli infortuni). Cosa da non sottovalutare: AdL ha re-ingaggiato Sinatti perché scottatissimo dall’epilogo della serie A 2020-21, quando l’allora squadra di Gattuso fu fermata sull’1-1, spompatissima, all’ultima giornata dal Verona, regalando la qualificazione Champions alla Juve. “Qualità in velocità” è il mantra di Sinatti, sul campo si è tradotto in un gioco che per sfavillanti settimane è stato fra i migliori d’Europa e ha perfino fatto accarezzare l’idea che anche l’Europa (intesa come Champions) fosse accessibile. Sinatti, pur all’avanguardia come i suoi colleghi, attento analista dei dati gps, fautore di crioterapia e sedute personalizzate, si rifà tuttavia a metodi classici del passato come la corsa nel bosco: nei raduni in Val di Sole e Abruzzo i giocatori del Napoli hanno fatto il pieno, tabelle con 13km di corsa ciascuno al giorno”.