L’ex procuratore di CR7: «Potrebbe essere in Europa? La vita è così, Cristiano è dove si trova, in Arabia Saudita. E’ il più grande ambasciatore del Portogallo».
Il quotidiano portoghese A Bola riporta le parole di Jorge Mendes, procuratore fra i più illustri nel panorama calcistico, in occasione della consegna dell’International Merit Award, ricevuto dal Clube Nacional da Imprensa Desportiva a Viana do Castelo. Mendes si è soffermato sul suo ex assistito Cristiano Ronaldo, parlando della carriera intrapresa in Arabia e sul suo rapporto con lui dopo la loro separazione. E’ la prima volta che Mendes ne parla.
Jorge Mendes: «CR7 è il più grande ambasciatore del Portogallo di sempre»
Queste le parole di Mendes:
«Continuo a mantenere un grande rapporto personale con Ronaldo, anche dopo che ho smesso di rappresentarlo. CR7 è senza dubbio il più grande ambasciatore del Portogallo di sempre. Cristiano sarà sempre nel mio cuore. È un giocatore speciale e una persona speciale. Tutti noi portoghesi dovremmo essere orgogliosi di avere un giocatore come lui. L’ho sempre detto e lo ripeterò per tutta la vita: è stato ed è il miglior giocatore di tutta la storia del calcio mondiale! Non ho dubbi, anche confrontandomi con gli altri».
Mendes ha voluto soffermarsi anche sulla scelta da parte di Ronaldo di trasferirsi in Arabia, alla corte dell’Al Nassr, durante il mercato invernale:
«Potrebbe essere in Europa? La vita è così, Cristiano è dove si trova, in Arabia Saudita. Dovremmo essere tutti molto grati per tutto ciò che ha fatto per lo sport nazionale, per il calcio e per il suo paese: è il più grande ambasciatore del Portogallo di sempre. Il nostro rapporto personale continua ad essere stretto, un grande rapporto personale».
«Cristiano? Una macchina, il migliore di tutti»
Una cosa, comunque, appare certa. La stima di Mendes nei confronti del suo ex assistito non è mai venuta meno. Anzi, si può dire che il procuratore portoghese sia sempre stato il primo estimatore di Ronaldo:
«Devi vedere cosa ha fatto nella storia del calcio. Quel che conta è il gol! C’è molta della sua forza lì e anche molto lavoro. È un esempio per i giovani e ha fatto tutto ciò che un grande professionista avrebbe dovuto fare perché lui è il migliore di tutti! Ma è anche vero che era un giocatore forte già da giovane: si parlava di Ronaldinho e Messi, ma quando era giovane Cristiano era già fortissimo! Nell’uno contro uno è esplosivo! Cristiano è diventato una macchina! Molte persone non hanno mai pensato a quel processo di crescita che lo ha portato ad essere il migliore della storia. Per me sarà sempre il migliore della storia».