Secondo un tribunale di New York, RedBird e Elliott non sono tenuti a produrre alcun documento a Blue Skye

Il Milan ha ottenuto almeno una vittoria importante in questa stagione. Anche se fuori dal campo di gioco, conta sempre come una vittoria. Infatti il tentativo di Blue Skye di ottenere la disclosure da parte di Elliott e RedBird (rispettivamente ex e attuale proprietario del Milan) di un’ampia documentazione sulla cessione del club rossonero è andato a vuoto.
A riportare della sentenza di un tribunale di New York è il portale Calcio e Finanza. Secondo documenti ufficiali, RedBird, il fondo proprietario del club rossonero, non sarà tenuto a produrre alcun documento.
Quanto a Elliott, rispetto all’universo dei documenti richiesti da Blue Skye, dovrà limitarsi a fornire quelli di due dipendenti di New York.
Secondo una fonte vicina alla situazione, su 8 azioni civili promosse, Blue Skye ne ha perse due (una in Italia e una in Lussemburgo). Le altre cause devono ancora essere discusse in tribunale. Blue Skye ha minacciato in passato di bloccare la vendita del Milan nel tentativo di ottenere da Elliott un valore maggiore di quello a cui avrebbe diritto per il suo 4,27% nella holding Project RedBlack (di cui la maggior parte detenuto e controllato in virtù di capitale conferito da Arena Investors, che aveva pubblicamente condannato le iniziative giudiziarie di Blue Skye).
Ma la società non ha mai mollato la presa. Elliott, ex proprietario del Milan, in ogni caso continuerà a difendersi da ciascuna accusa di Blue Skye in ogni giurisdizione e in ogni fase del procedimento legale, per quanto tempo ciò possa richiedere, aspettandosi di prevalere completamente.