Anguissa naufraga, Rrahmani male, Osimhen non ne azzecca una mentre Petagna segna. Consoliamoci pensando a cosa ci riserverà Spalletti per il futuro
Monza-Napoli 2-0, pagelle a cura di Fabrizio d’Esposito.
GOLLINI. Buttiamola sul ridere. Il Napoli è arrivato in Brianza come già Fra’ Pasquale da Casoria e Fra’ Mamozio, eterni monaci di Monza. “A me mi porta male il tredici, ma anche il quattordici, il quindici e il diciassette. Peggio di così non può andare”. E senza Gollini poteva andare ancora peggio. Pierluigi Gollini ora pro nobis – 6,5
BERESZYNSKI. Tutti meritano questa vetrina di fine stagione a costo zero (se non il mancato superamento dei fatidici 91 punti) e il connazionale di Piotr è talmente allegro che dona praterie, steppe, pianure intere e sconfinate ai biancorossi di Berlusconi e Galliani – 5
DI LORENZO dal 62’. Con l’Euroappuntato la destra torna a raddrizzarsi ma tra lui e Na-Politano è un gioco a somma zero, senza svolte decisive – 6
RRAHMANI. Che brutto Amir. Mamma mia! Dany Mota se lo beve e se lo magna. Rrahmani è il vero Fra’ Mamozio odierno – 4,5
JUAN JESUS. Nel caso di Giovannino Gesù, invece, il ruolo di star indiscussa tocca a Petagnone già nostro – 4,5
OLIVERA. Meno peggio degli altri, ma anche lui sbaglia tanto, come quell’aggancio fallito al 38’ che fa ripartire i brianzoli. Al 64’ la sua cabeza è quasi letale: peccato! – 6
ANGUISSA. Il naufragar gli è dolce dalla trequarti in su, laddove non riesce a dare ai compagni una pelota decente che sia una. Epperò al 40’ potrebbe pareggiare con una cagliosa che il solito Di Gregorio respinge – 5
RASPADORI dal 62’. Giacomino deve fare il jolly, adattandosi ai cambi tattici di Lucio in the sky. Chiude da centrocampista e s’impegna tanto e riaffiora un dubbio non secondario per la prossima stagione: il Napoli lo riscatterà con una montagna di milioni, ma poi dove lo mette, a Giacomino? – 6
LOBOTKA. Errori non comuni anche da Lobo e da qui capisci che il Napoli era in gita. – 5,5
SIMEONE al 79’. Entrato troppo tardi. O no? – senza voto
ZIELINSKI. Corre tanto e va al tiro due volte ma l’importante cimento podistico è direttamente proporzionale alla quantità impressionante di sbagli e palle perse, che fanno veleggiare felicemente il Monza verso la porta golliniana – 5
ELMAS. Tranne qualche cross per Victor Victoria, il Macedone del Nord è stato un fantasma, difficile a vedersi e talvolta dannoso – 5
POLITANO al 62’. Quando il Napoli si aggrappa a lui è segno che la partita è davvero disperata – 5,5
OSIMHEN. Non ne azzecca mai una. E così nel tabellino c’è Petagnone e non lui. E ho detto tutto. – 5
ZERBIN. Promettente movimentismo, ma solo quello – 5,5
KVARATSKHELIA. Anche nella mediocrità generale, e non è la prima volta, il Che Kvara riesce talvolta a distinguersi con merito – 6
SPALLETTI. Questa settimana c’è stata meno festa in città ed è arrivata soprattutto la lieta novella della sua riconferma. Alla vigilia della partita, lo Sciamano allenatore e filosofo ha coniato un’altra frase che resterà: “Il mio calcio è senza tempo”. Nel senso che inventa e copia, copia e inventa. Oggi abbiamo visto due moduli e la fantasia spallettiana andata al potere ci riserverà forse altre sorprese, con lo scudetto sul petto – 6
ARBITRO COSSO. Pessimo, sul serio. Lui e il Var hanno fatto finta di non vedere il rigore netto su Victor Victoria – 3