Non bastava il terzo posto con Champions annessa, la gran parte dei tifosi avrebbe voluto subito il cielo. Napoli stava per rigettare l’allenatore del destino
La Gazzetta dello Sport, con Sebastiano Vernazza, scrive di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli campione d’Italia. Un traguardo arrivato all’età di 64 anni. “Scusate il ritardo” sarebbe un titolo perfetto. Un ritardo immeritato, però. La rosea ripercorre la carriera del tecnico, una carriera di tutto rispetto, spesso sottovalutata.
“Ha iniziato ad allenare nel 1993 e ha impiegato trent’anni precisi per salire in cima alla piramide del calcio italiano. Un ritardo giustificato. Spalletti si è preso del tempo per vincere uno scudetto che meritava da tempo e non c’è contraddizione”.
Avrebbe potuto già vincerlo nel 2007-08 alla Roma. Forse per la delusione se ne andò alloZenit, dove di campionati ne ha vinti due, anche se sono diversi dalla Serie A. Poi è tornato, ha dovuto vivere la croce del finale di carriera di Totti, ha riportato l’Inter in Champions. E ancora il biennio sabbatico, durante il quale non ha smesso mai di aggiornarsi. Infine, il Napoli e Napoli, una città che però non sempre lo ha amato.
“Oggi tutti saltellano sul carro di Spalletti, ma un anno fa preciso quasi tutti spingevano perché l’allenatore ritornasse a lavorare la terra e ad accudire gli animali nelle tenute in Toscana. Non bastava il terzo posto con Champions annessa, la gran parte dei tifosi avrebbe voluto subito il cielo. Napoli stava per rigettare l’allenatore del destino, situazione “aggravata” da un mercato di rifondazione. Via il certo – Ospina, Koulibaly, Fabian Ruiz, Mertens, Insigne – per l’incerto: chi conosceva Kim e Kvaratskhelia? Bravo Aurelio De Laurentiis a non cedere alla piazza umorale e volubile, e bravo Spalletti a lavorare presto e bene sui nuovi, non solo sulla K2. Il Napoli ha vinto in fretta il suo terzo scudetto. Scusate il ritardo di Spalletti e scusate l’anticipo del Napoli di Spalletti, opposti che si tengono”.
La Gazzetta continua:
“Lo scudetto del Napoli di Spalletti contiene il meglio del meglio di trent’anni di calcio in giro per l’Italia e per l’Europa”.