A Il Giornale: «L’altro giorno mi ha chiamata Ornella Vanoni: “Ma quanti soldi guadagni con tutta questa pubblicità?”».

Il Giornale intervista Orietta Berti. A 79 anni sembra vivere una seconda gioventù: è appena uscito il video de “Il coraggio di chiamarlo amore”, gira uno spot dopo l’altro, fa concerti e pubblica pure libri. Al ritiro giura di non aver mai pensato, nemmeno ora, con sessant’anni di carriera alle spalle.
«Mai. Potrei anche non fare dischi o spot pubblicitari, ma senza pubblico non potrei stare. Fare concerti d’estate è
bellissimo, senti il calore della gente».
La Berti giura che i suoi concerti sono pieni di bambini («sono pieni di bambini nelle prime file, vengono, chiedono foto e conoscono le mie canzoni a memoria»). Racconta i rapporti con le grandi della canzone italiana, a partire da Ornella Vanoni.
«Non voleva farsi fotografare con me perché diceva che ero troppo colorata. L’altro giorno mi ha telefonato: “Ma
quanti soldi guadagni con tutta questa pubblicità?”».
La Berti parla anche di Fedez e Achille Lauro.
«Fedez mi chiama spesso. A Pasqua mi ha mandato un uovo e tanti cuoricini. Lauro adesso è in giro per il mondo. Lui mi spedisce i suoi cosmetici, mi piace molto l’ombretto Maleducata».
È vero che alla sera la Berti si lava tutti i vestiti utilizzati nella giornata?
«Sì anche le scarpe e le valigie. Me lo ha insegnato la mia mamma. Durante Quelle brave ragazze la Maionchi mi urlava dall’altra stanza “basta con tutta quest’acqua che scorre, sprecona!”»
Tornerebbe a Sanremo in gara? Berti:
«Certo che sì, ma con la canzone giusta. Ne ho parlato con Hell Raton, magari me lo compone lui con la sua squadra».
E tormentone estivo?
«Il mio manager ha tante idee, magari arriva qualcosa, ma adesso non so nulla».