In conferenza: «Non è un problema di calcio, è un problema sociale. Chi non vuole essere educato, che sia punito»
Nella conferenza stampa in vista del match Espanyol-Atletico Madrid, il Cholo Simeone ha parlato dell’episodio di razzismo che ha visto coinvolto Vinicius Jr domenica a Valencia. Il tecnico si è dapprima soffermato sulle misure da adottare nei confronti dei giovani tifosi che spesso sono responsabili di questi avvenimenti:
«Tutto ciò che sta accadendo ci sta dando l’opportunità di fare le cose per migliorare. Questa è una situazione critica, succede sempre con ragazzi giovani che probabilmente non sanno nemmeno cosa stanno facendo. Ecco perché c’è una grande opportunità per dire che siamo arrivati qui e di vivere in Spagna in un modo diverso. E chi non vuole farlo, sia punito.»
Sull’aumento di episodi di razzismo sui campi, il tecnico ha aggiunto:
«Voglio rimanere su quello che è stato detto, possiamo aiutare tutti da qualsiasi posto ci sia rimasto, non commettere errori, non è un problema di calcio, è un problema sociale. Dobbiamo agire su questi giovani».
Su Instagram Vinicius aveva parlato della Spagna come di un Paese razzista. A questo proposito, Simeone ha commentato:
«La Spagna non è un paese razzista. Quelli come noi che sono sempre esposti devono stare attenti perché va dallo stadio alla strada, è un problema sociale e i giovani devono essere educati perché sono il futuro».
Sulla situazione in classifica dell’Atletico Madrid (2° posto, a +1 dal Real Madrid), il Cholo ha dichiarato:
«Ogni squadra ha un obiettivo, per noi non entrare in Champions League sarebbe molto difficile, come per Real Madrid e Barcellona non vincere il Campionato, dobbiamo interpretare bene i posti di ogni squadra».
Domani l’Atletico Madrid sarà impegnato a Barcellona contro l’Espanyol, che si sta giocando la salvezza. Simeone:
«Sarà dura e difficile, l’avversario giocherà come se fosse l’ultima partita della sua vita e avrà il pubblico al suo fianco. Dobbiamo competere come abbiamo sempre fatto».