Le spiegazioni del Casms: un episodio di violenza nella capitale e il precedente dell’ultrà varesino morto negli scontri di Inter-Napoli
Monza-Napoli vietata ai tifosi del Napoli residenti in Campania (non a tutti e non c’è chiusura del settore ospiti). Il provvedimento è stato preso per evitare incroci con i tifosi romanisti e quelli dell’Udinese. La Roma domenica gioca a Bologna e l’Udinese a Firenze. Quel che non si capisce è perché abbiano fermato solo i tifosi del Napoli residenti in Campania e non anche quelli dell’Udinese e della Roma.
Il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) ha citato varie motivazioni. Ha ricordato che a Roma lo scorso 5 maggio, nella notte, un gruppo di tifosi del Napoli che stava festeggiando lo scudetto sono stati aggrediti in un bar da una trentina di persone con cinghie caschi. Molto probabilmente si trattava di frange estreme della tifoseria romanista.
Non solo. Il Casms cita un altro episodio che ha fatto propendere per il divieto di trasferta.
Domenica pomeriggio, a 15 chilometri da Monza, a Carate Brianza, è in programma l’incontro dilettanti tra Carate Brianza e Città di Varese. Secondo il Casms al match saranno presenti anche ultras del Varese. E tra tifosi del Napoli e quelli del Varese non corre affatto buon sangue. C’è il precedente degli scontri in Inter-Napoli del 2018 che portarono alla morte di Daniele Belardinelli che era appunto un tifoso varesino.
Ricordiamo che a Varese c’è stata anche la minaccia ai napoletani di non festeggiare lo scudetto. Minaccia cui ha risposto il sindaco esponendo la bandiera del Napoli al balcone del Comune.