Il presidente celebra, l’allenatore sfugge. Anche Giuntoli, prossimo all’addio, sceglie di non cogliere la strategia del patron sul futuro
Sul Corriere della Sera, Monica Scozzafava scrive della distanza apparsa evidente, ieri, durante la festa scudetto del Napoli, tra il presidente De Laurentiis e l’allenatore, Luciano Spalletti. Una distanza sottile, scrive, ma che è rimasta costante nel corso di tutta la serata, nei fatti, nelle parole e negli sguardi.
La giornata di festa è iniziata con il tweet di De Laurentiis, che ha postato su Twitter una foto che lo immortalava davanti alla statua di Maradona con Spalletti e il Cholo Simeone, ieri presente allo stadio per vedere Napoli-Fiorentina. La frase che accompagnava lo scatto era questa:
«Che bello stare con Maradona, Spalletti e il Cholo Simeone».
La Scozzafava scrive:
“Il presidente del Napoli affida a un cinguettio l’affetto e la stima per il suo tecnico, ma Lucio da Certaldo pensa solo alla Fiorentina e dopo il ciak torna nel suo mondo, dalla sua squadra. La serata è quella della celebrazione di un’impresa sportiva senza precedenti nella gestione di Adl, non c’è spazio ora per avvicinamenti di tenore diverso”.
Spalletti, nelle interviste post gara, è tornato sull’opzione esercitata dal club.
«Avevano un’opzione e l’hanno esercitata, li ringrazio per avermi avvertito, poi ci sarà il tempo per parlarne. Mancano ancora diverse partite».
Ancora la Scozzafava:
“Taglia freddo e corto sul contratto, adesso vuole provare a sentirsi felice”.
Poi, sul campo del Maradona, è iniziata la festa. De Laurentiis ha presentato Spalletti come «La nostra star, il protagonista assoluto».
Spalletti “dissimula e la butta sull’ironia“, parlando di Napoli come di città dei miracoli.
“Vive le emozioni in maniera intima, l’allenatore. Quando la partita finisce, dopo mezzo giro di campo con i calciatori sceglie di rientrare nello spogliatoio: uno sguardo agli spalti, gli applausi e poi dritto nel tunnel. De Laurentiis non lascia la tribuna e festeggia con i suoi ospiti. C’è sempre una sottile distanza tra i due, nei fatti, nelle parole e anche negli sguardi”.
Il Corriere della Sera continua:
“De Laurentiis, felice oltre l’inverosimile, raccoglie i complimenti e distribuisce strette di mano. «Questo è uno scudetto che va dedicato ai tifosi», dice alla fine sul palco della festa. E mette in atto la strategia sul futuro. Davanti a sessantamila spettatori invita il direttore sportivo Giuntoli. «Cristiano — gli dice — dobbiamo metterci al lavoro, il ciclo continua». Il d.s., prossimo all’addio, non raccoglie. Si rivolge al pubblico, la sensazione è quella dei saluti finali: «Grazie al Napoli, all’a.d. Chiavelli che otto anni fa mi hanno dato questa possibilità. Non preoccupatevi, il Napoli finché c’è Aurelio resterà grande».