Butler si è vendicato del passato, ha sconfitto Boston, ma ora i Nuggets di Jokic e Murray lo aspettano nella Città del Miglio per iniziare le finali di Nba.
Circa un anno fa, durante i Playoff del 2022, i Miami Heats e i Boston Celtics si sfidavano durante la finale della Eastern Conference. Alla fine di una battaglia durata sette partite i Celtics sono usciti vincitori. E in quell’anno, dopo Gara sette e la sconfitta contro Boston, accade una scena unica per la storia della Nba. Era il 30 maggio 2022 e un giornalista chiedeva a Jimmy Butler, ala di Miami, questa domanda:
«Guardando avanti adesso, di cosa avete bisogno per arrivare in fondo?».
«Dobbiamo trovare il modo di essere più costanti», rispondeva Jimmy, aggiungendo subito dopo che «l’anno prossimo saremo nella stessa situazione, ma porteremo a termine il lavoro».
Così è stato. Previsione di Butler azzeccata e l’anno dopo, esattamente il 30 maggio 2023, trecentosessantacinque giorni dopo questa frase, i Celtics vengono sconfitti dagli Heats nell’ultima partita al Garden (la casa dei Celtics). La costanza, purtroppo, non c’è stata, perché mentre Denver annientava i Lakers di James per 4 a 0, Miami rischiava la rimonta da parte di Boston. I rossi hanno perso gara quattro e così via, fino alla battaglia decisiva, mentre Jokic, Murray e gli altri Nuggets si sono potuti allungare sul divano in attesa di scoprire l’altra finalista.
La vera montagna per Miami arriva ora: Denver Nuggets. La città più alta dell’intero territorio americano, situata a un chilometro e mezzo di altitudine, conosciuta per essere la “Mile High City” (la città a un miglio dal livello del mare). Sarà lei ad aprire – e forse chiudere – le Nba Finals. Butler dovrà affrontare il miglior giocatore di questi playoff, Jokic, e il giocatore più efficiente e preciso sul tiro, Murray.
È un’impresa che può entrare nella storia, in un racconto che dura proprio quei dodici mesi tra le due sfide contro Boston.