La più grave è una frattura esposta alla gamba, poi diversi traumi. Per Friuli Oggi si tratta di ferite accidentali dopo l’incrocio delle tifoserie

Il Napoli e Napoli si svegliano questa mattina campioni d’Italia 2023.Tuttavia dopo il fischio finale dell’arbitro Abisso si sono registrati episodi di inaudita violenza contro i tifosi azzurri. Con loro tutti i tifosi napoletani in Italia e nel Mondo, anche quelli di Udine nonostante tutto. Le diverse minacce contro i festeggiamenti azzurri fuori i propri confini si sono concretizzate proprio in quegli istanti di festa.
La solita Merda Ultrà.#UltrasVattene#napolicampioneditalia pic.twitter.com/a6fhOFcz3n
— Esercito di Cruciani (@EsercitoCrucian) May 4, 2023
I quotidiani nazionali hanno commentato la notizia con estrema durezza. Udine Today riporta il bilancio con informazioni più precise. Sarebbero 15 in totale i feriti. La più grave di esse ha riportato una frattura esposta a una gamba:
“È di 15 feriti, di cui sei condotti dal personale sanitario in ospedale, il bilancio degli scontri tra tifosi che si sono verificati ieri al termine della partita tra Udinese e Napoli. La situazione più rilevante riguarda una persona che ha riportato una frattura esposta a una gamba. È stata soccorsa direttamente dal direttore della Sores, amato De Monte, e dal coordinatore infermieristico, entrambi sul posto. Le altre cinque persone sono state soccorse per traumi meno gravi (trauma cranico, trauma toracico, traumi agli arti); sono state tutte e cinque trasportate in ospedale, divise tra la struttura cittadina e il San Michele di San Daniele del Friuli. Le altre persone hanno raggiunto il pronto soccorso udinese con mezzi propri. Ieri sera due i fermi della polizia, oggi potrebbero arrivarne altri. Gli inquirenti sono al lavoro per identificare tutti i responsabili“.
Friuli Oggi aggiunge:
“Le 15 persone sono rimaste ferite verosimilmente in maniera accidentale dopo l’incrocio delle due tifoserie, a seguito dell’invasione di campo. Altre persone, infine, hanno raggiunto il pronto soccorso del nosocomio hub di Udine con mezzi propri“.