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Zazzaroni: lo scudetto del Napoli è un riscatto totalmente sportivo, un merito universalmente conosciuto 

Sul CorSport: “un successo senza ombre, né sospetti, senza se e senza ma. Il Napoli sul campo ha affermato ripetutamente la propria superiorità   

Zazzaroni: lo scudetto del Napoli è un riscatto totalmente sportivo, un merito universalmente conosciuto 
Db Udine 04/05/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Lo scudetto del Napoli, scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, è un riscatto totalmente sportivo, un merito universalmente conosciuto. Un successo senza ombre né sospetti, senza se e senza ma. In un campionato che spesso molti hanno definito falsato dalle questioni giudiziarie che imperversano, sono sempre stati tutti unanimi nel dire che il Napoli sul campo ha affermato ripetutamente la propria superiorità in modo incontrovertibile.

Zazzaroni scrive:

Oggi è bello essere napoletani (anche per chi, come me, non lo è). Perché è il giorno del riscatto: l’ambito non è il sociale, riferimento banale, usurato, la solita palla. Questo (riscatto) è totalmente sportivo. C’è qualcosa di anomalo e terreno nel terzo scudetto, forse il più atteso e importante della storia del club, anche perché ottenuto senza la genialità marziana di Diego Maradona: c’è la certezza che si tratti di un successo senza ombre, né sospetti, senza se e senza ma. Stavolta il merito è universalmente riconosciuto: negli ultimi mesi ho (avete) sentito commentatori o tifosi di altre squadre ripetere che, al solito, il campionato è stato falsato dai giudici e dagli arbitri, ma non per il primo posto, che è intoccabile, non per il Napoli che sul campo ha affermato ripetutamente la propria superiorità. Il numero 3 non è lo scudetto di un grande Napoli, bensì di un Napoli spiazzante in tutti i sensi: è figlio di un tentativo (riuscito, riuscitissimo) di ridimensionamento dei costi, di un taglio anche emotivo col passato, ma anche della volontà di restare competitivi, sempre lassù. È il risultato di un lavoro molto ben fatto: è competenza, esperienza, oltre la necessità. E rischio.

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