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Anguissa: «Il razzismo è ovunque. Bisogna punire i razzisti, ma non si devono incolpare tutti gli altri»

A Marca: «Quello che hanno vissuto Vinicius e tanti altri non è accettabile, a me non è mai successo. Il calcio è amicizia che unisce tante comunità»

Anguissa: «Il razzismo è ovunque. Bisogna punire i razzisti, ma non si devono incolpare tutti gli altri»
Mg Udine 04/05/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andre’ Zambo Anguissa

Nella lunga intervista rilasciata a Marca, il centrocampista del Napoli, Frank Zambo Anguissa, parla anche di razzismo. Innanzitutto Anguissa commenta quanto accaduto in Spagna, con Vinicius: è intollerabile quello che ha dovuto subire, dice. Anguissa ammette anche di non aver mai vissuto episodi di razzismo e fa un distinguo tra i razzisti, che sono una parte della tifoseria, e tutti gli altri. Non bisogna incolpare tutti, dice, ma punire quelli che si macchiano di comportamenti razzisti intollerabili.

«Penso che il razzismo sia ovunque. Condanno il razzismo, è qualcosa contro cui dobbiamo combattere. Sono le organizzazioni calcistiche mondiali che devono lottare contro il razzismo perché non deve avere posto nel calcio. In uno spogliatoio ci sono persone di tutte le nazionalità e i razzisti, che si tratti di tifosi o meno, devono essere puniti. Quello che hanno vissuto Vinicius e tanti altri giocatori non è normale, non è accettabile nel calcio. Il calcio è amicizia che unisce tante comunità. È un grande messaggio sulla cultura mondiale e penso che ciò che Vinicius ha vissuto non sia normale e nessun giocatore dovrebbe attraversarlo».

In Spagna hai subito episodi di razzismo? Anguissa:

«Quando gioco in campo, non guardo quello che si dice intorno a me. È difficile. Non voglio mentire e dire che ci sono passato, non è successo. Anche se l’avessi vissuto, non ci avrei nemmeno fatto caso perché mi dico che ci sono persone che mi vogliono bene e che non tutti sono razzisti. Non ho intenzione di incolpare coloro che non sono razzisti. Ci sono persone razziste e quelle persone vanno punite. Ecco perché dico che le autorità calcistiche devono fare tutto il possibile per sbarazzarsi di queste persone. Ci sono modi e mezzi che possono essere messi in atto per garantire che nessun giocatore debba mai più sperimentare il razzismo».

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