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Arteta: «Vincere la Premier sarebbe stata un’impresa, è stato difficile mantenere alto il livello»

A Marca: «Ci credevamo, poi ci sono stati tre o quattro infortuni importanti e tutto si è complicato. Non siamo riusciti a superare i problemi»

Arteta: «Vincere la Premier sarebbe stata un’impresa, è stato difficile mantenere alto il livello»
Arsenal's Spanish manager Mikel Arteta reacts during the UEFA Europa League Group A football match between Arsenal and Bodoe/Glimt at The Arsenal Stadium in London, on October 6, 2022. (Photo by Daniel LEAL / AFP)

Mikel Arteta ha rilasciato un’intervista a Marca. L’allenatore dell’Arsenal ha sfiorato la vittoria della Premier League, soffiata dal Manchester City nelle ultime battute del campionato. L’ex Barça però è sicuro di poter portare in vetta la sua squadra il prossimo anno:

«Questo è iniziato tre anni fa. Ero l’assistente di Pep al City, abbiamo giocato contro l’Arsenal e ho visto che l’anima del club si era persa. Sapevo che c’era la possibilità, poco dopo, di essere sull’altra panchina e sapevo che questo club è così grande che serviva solo risvegliare i tifosi. È stato difficile… e ora mi sento felice. Abbiamo un’identità chiara, c’è unione e siamo pieni di energia. Dall’alto verso il basso, spingono tutti nella stessa direzione. Diamo ai tifosi qualcosa su cui sognare e di cui essere orgogliosi».

Sulla Premier League persa:

«Vincerla sarebbe stata un’impresa. Questo è l’Arsenal e il livello è alto. Ancora oggi mi fa molto male non aver vinto la Premier dopo aver passato 10 mesi a battagliare con il City. Ma questo è lo sport. Detto questo, ciò che è stato ottenuto con una squadra così giovane vale la pena. Questo è chiaro anche a me».

Secondo Arteta diverse cose non sono andato per il verso giusto:

«Quei tre pareggi di fila che abbiamo avuto ci hanno penalizzato, e tutte le disgrazie che sono successe. Ci sono stati tre o quattro infortuni di giocatori importanti e da lì tutto si è complicato. Quando avevamo la squadra al completo, eravamo costanti. Non appena sono arrivati ​​i problemi, non siamo riusciti a superarli. E poi il nostro rivale era la migliore squadra del mondo con il miglior allenatore del mondo… Non abbiamo avuto altra scelta che accettarlo e stringere la mano al campione».

Arteta sottolinea che la sua squadra è la più giovane della Premier, un calo fisico e mentale è più che comprensibile:

«In molti momenti. Il team mi ha dato ottime sensazioni e abbiamo avuto una connessione con i tifosi. Ci credevamo. Ma quando abbiamo iniziato ad avere infortuni, non è stato possibile mantenere il livello della squadra. Se vuoi vincere la Premier contro il City, devi arrivare ad aprile-maggio con tutti i giocatori a disposizione e al meglio. E noi, a causa degli infortuni, non ci siamo arrivati. Eravamo un buon mix di esperienza e gioventù. Quelli più esperti erano modelli per i ragazzi. E poi, abbiamo avuto la fortuna di prendere una generazione dall’Academy con molto potenziale. Si divertono, gareggiano e questo ci porterà a vincere».

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