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Commisso: «L’unica garanzia che ho dato a Italiano è che sarà pagato»

In conferenza: «Abbiamo parlato del futuro della Fiorentina, ha espresso le sue opinioni, cercheremo di andare avanti per il bene di tutti»

Commisso: «L’unica garanzia che ho dato a Italiano è che sarà pagato»
Cm Basilea (Svizzera) 18/05/2023 - Conference League / Basilea-Fiorentina / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Rocco Commisso

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato in conferenza stampa per fare il punto sulla stagione e sulla permanenza in panchina di Vincenzo Italiano. Accanto a lui anche il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone.

Commisso ha iniziato facendo un bilancio della stagione.

«Cominciamo dalla stagione, per me positiva, eccellente pur avendo perso le due finali. Ieri sera sono tornato molto tardi dopo essere andato a vedere la Primavera. Abbiamo perso all’ultimo minuto, tutti hanno scritto che perdiamo ma nessuno che dice che però devi arrivarci. Sulla prima squadra forse vi ricordate il mio intervento del 6 febbraio, in cui mi prendevo le responsabilità: da lì è cominciato un grandissimo percorso. Peccato che alla fine, con Inter e West Ham, quelli che ho chiamato animali. Tranne l’Inter chi ha fatto questo percorso? L’Atalanta non era nelle coppe, la Juve e la Lazio sono uscite, la Roma ha perso la finale di Europa League ma era uscita dalla Coppa Italia. Sono molto dispiaciuto per i ragazzi, sia della prima squadra che della Primavera, siamo stati sfortunati a prendere gol all’ultimo secondo. Ma per me sono stati tutti dei piccoli eroi. E con loro i tifosi che hanno viaggiato in ogni location. Alla Conference League partecipano 176 squadre, solo due di queste sono arrivate in finale. Vorrei che qualcuno lo scrivesse, non solo le cose negative. Nella mia opinione abbiamo fatto un ottimo percorso, l’unico problema è stato non vincere. Ieri ho incontrato Italiano, dopo tante stupidaggini che ho iniziato a leggere: se ne andava, c’era il Napoli… Ma lui non ha mai detto a me, Barone o Pradè che voleva andarsene. Per ora voglio ringraziare tutti, ci sono anche i giocatori che se ne andranno e non sono riuscito a salutarli».

A Commisso è stato chiesto che garanzie ha dato a Italiano.

«L’unica è che sarà pagato, non ne do a nessuno di questo tipo. Abbiamo parlato del futuro della Fiorentina, chi deve andare via e chi rimanere. Ha espresso le sue opinioni, cercheremo di andare avanti per il bene di tutti».

Commisso sull’obiettivo per la prossima stagione:

«Quest’anno siamo arrivati ottavi, cercheremo di migliorare la squadra nei limiti che abbiamo. Gli altri fanno debiti, Rocco mette cash. Ogni anno mettiamo 35 milioni di liquidità nella squadra e per fortuna abbiamo venduto Chiesa e Vlahovic. Finanziariamente siamo in una buona posizione, per me era una cosa importante avere 1.25 di indice ma vediamo cosa dirà qualcuno del calcio italiano».

Dopo il West Ham avete pensato a un ricorso per il ferimento di Biraghi? Commisso:

«Forse avete visto, io non sono andato alla celebrazione, a ritirare la medaglia. Vicino all’ingresso dello stadio c’era il presidente della Premier League e ci ho parlato duramente. L’Uefa ha iniziato a rivedere cos’è successo, non so se penalizzeranno il West Ham, ma i nostri tifosi ogni volta che sbagliano vengono puniti. E gli altri? Niente. Biraghi era tutto insanguinato, non ci ha aiutato che sia rientrato in campo così, non era la stessa persona. Vediamo che succederà ma credo che qualcuno nell’Uefa si prenderà la responsabilità».

Barone commenta:

«Lavoriamo con la Federazione e il presidente Gravina, c’è tutto un processo tramite loro e sono sicuro che l’UEFA sarà molto attiva. È stato un momento imbarazzante che ha condizionato la Fiorentina e il suo capitano Biraghi. Importante che abbiamo fatto vedere Fair Play, mostrato. Noi sì, gli altri no. Vediamo cosa uscirà fuori nei prossimi giorni».

A Commisso è stato chiesto di fare un bilancio degli ultimi quattro anni:

«Sono sorpreso che non mi chiediate della cessione a Pif, visto quanto avete scritto. Abbiamo investito nella squadra e nelle infrastrutture, non pensavo di dover mettere tanti soldi nella Fiorentina ogni anno. Qualcuno ha scritto che i primi due anni sono stati fallimentari ma non è vero. Nel primo siamo passati da un 16° a un 10° posto. Il secondo non è andato bene, ma il terzo e il quarto con Italiano abbiamo visto progressi per il futuro. E tra poco, non so quando, sarà inaugurato il Viola Park. Nessuno aveva mai fatto una cosa così a Firenze per la Fiorentina, spero che aiuti i bambini a crescere nel nostro vivaio e farsi strada. Ieri si è visto il Lecce, e non voglio criticarli, che aveva quindici giocatori tutti di altre nazioni, da noi sono uno o due, forse nemmeno. I nostri ragazzi sono quasi tutti toscani, non solo italiani. Così deve andare il nostro calcio, ho parlato con Gravina dicendogli che non è giusto che gli italiani costino di più. Ecco perché il Lecce va a prenderli da nazioni slave o simili, costano meno. Qualcuno in Italia deve mettersi in testa che il nostro calcio va difeso. Un’altra cosa: l’altro giorno ho parlato con la famiglia di Astori e ho detto loro che intitoleremo a Davide lo stadio da 1500 posti all’interno del Viola Park. E oggi vi dico che l’altro, quello da 3000, sarà lo Stadio Curva Fiesole. I nostri tifosi sono orgogliosi».

Ancora Commisso su Italiano:

«Mai nessuno della Fiorentina, nonostante gli articoli che dicessero di mandarlo via, ha avuto un dubbio. E neanche abbiamo mai avuto paura che qualcuno se lo prendesse, ha un contratto e va rispettato, così è stato. Qualcuno ha fatto confronti con lo Spezia, ma lì aveva una clausola da 1 milione e in più abbiamo dato loro un giocatore. Avevamo una clausola, sì, ma l’anno scorso il contratto è stato rinegoziato con grande aumento di stipendio. Lui ha voluto eliminarla e così è stato fatto. Credo sia contento qui, ha l’opportunità di fare la storia a Firenze, sarebbe bello che lui e il suo staff rimangano molti anni».

Ritoccherete il contratto di Italiano? E quale sarà l’obiettivo sportivo? Commisso:

«L’obiettivo è sempre migliorare, con le nostre disponibilità finanziarie. Acquisti da 100 milioni non si faranno, punto e basta. Però nel sistema ci sono decisioni che vanno prese, oggi Pradè e Italiano avranno un altro incontro per studiare come andare avanti. Il mercato non è ancora cominciato, ma siamo fortunati che nella nostra società rimarremo tutti gli stessi, incluso me. Ripenso a questi 4 anni, la cosa che mi rende orgoglioso è di non aver distrutto la società, chi era in dirigenza al primo giorno è ancora qui. È la stessa filosofia di Mediacom, spero di ripetere anche qui. Avete visto le altre squadre, no? Parto dalla Juventus, fino al Milan o la Lazio e pure il Napoli! E magari un giorno magari vinceremo anche qualche finale…».

Interviene Barone:

«Il rapporto tra Commisso e Italiano è ottimo e dà valore, il merito delle finali è di tutti e comincia dal presidente e dai suoi sforzi economici. C’è un percorso, una programmazione su tutto. Quando finiremo qua io, Pradè e Burdisso vedremo il mister per programmare. Poi avremo delle richieste per vari giocatori che hanno interessi e lì valutiamo se ci vogliamo attivare o no. Vogliamo anche dire che quando arriva il mercato escono fuori cinquantamila nomi, ma chi andiamo a prendere è protetto per non avere prezzi che schizzino alle stelle. A volte la Fiorentina viene usata come strumento, viene accostata a cento giocatori. Vi assicuro che tanti dei nomi che stanno uscendo non li stiamo guardando o trattando».

Riprende parola Commisso.

«La stragrande maggioranza di voi giornalisti è onesta, però ci sono certuni che fino ad oggi stanno continuando a cercare di distruggere la società. In una radio sento certe cose: tutto merito di Italiano, la società fa schifo. Ma Italiano chi l’ha preso? Come funziona la loro testa? È una cosa continua… C’è una bella canzone, di Gigliola Cinquetti nel ’72, e diceva ‘Qui comando io’. Al Viola Park comanda Rocco e non tutti potranno entrare. Se non si registrano certe situazioni, qualcuno non potrà entrare. Io rispetto il vostro lavoro, ma se c’è chi parla male ogni giorno io devo difendere la società e chi ci lavora».

Ancora Barone sull’Uefa e la finale di Conference:

«Ceferin era imbarazzato, ha avuto un dialogo con il presidente della federazione inglese anche lui. Non entro nei dettagli ma c’è stata una questione molto forte: il mondo sta vedendo la partita, è imbarazzante veder succedere certe cose. So che l’Uefa è molto attiva, ma non conosco la decisione. Noi ci siamo fatti sentire, ci siamo attivati subito, Rocco era accanto a Ceferin. Il West Ham ha preso le distanze con un comunicato, ora aspettiamo… Sono invece orgoglioso del nostro comportamento, di questo dobbiamo parlare. E poi, voglio aggiungere: ringrazio tutti i giocatori che quest’anno hanno rappresentato la Fiorentina e la città, hanno dato il massimo. Il gruppo è unito, abbiamo creato una famiglia e tutto inizia dal presidente. Inoltre da quattro anni non abbiamo mai toccato i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, nessun incremento. Il momento è difficile, ma per la prossima stagione mi dispiace annunciare che ci sarà un ritocco sull’abbonamento e sui prezzi dei singoli biglietti».

Riprende la parola il presidente:

«Ieri mio figlio mi ha mandato notizie dai giornali, Messi va a Miami e giocherà nello stadio dietro casa mia. Per quel match i biglietti stanno già andando a ruba e ce ne sono a 9mila dollari. I più brutti vanno a 400-500… Non possiamo andare avanti se in una partita top ricaviamo un milione, mentre l’Inter ne fa 12.5 in una sola gara».

Amrabat può partire? Barone:

«Che tipo di richiesta arriverà, quello è da vedere. Al momento ci sono tanti discorsi, il campionato è appena finito. Abbiamo parlato con Sofyan sul suo futuro, noi siamo qui per proteggere l’asset Fiorentina e se arrivano richieste capiremo se potremo accontentarlo. Sarà un processo lungo».

Mai stati contattati dal Napoli per Italiano? Commisso:

«Se scrivete certe cose sui giornali e venite dopo, non va bene. Al massimo chiamate prima… Quindi di chi è la colpa? Della Gazzetta che ha cercato di destabilizzarci, forse. Con me, comunque, da Napoli non c’è stato assolutamente niente».

Interviene Barone:

«Quando ci incontriamo in Lega parliamo sempre dei nostri giocatori o allenatori, una domanda specifica su Italiano non è mai arrivata. Un punto poi lo abbiamo messo dicendo che i contratti vanno rispettati. È successo quello che abbiamo detto noi. In dettaglio mai parlato di Italiano».

Queste notti stanno rinsaldando la sua voglia di investire? Commisso:

«Sì, mi è stato dato lo stimolo di non vendere la Fiorentina come qualcuno aveva scritto… Avete visto cos’hanno scritto di Zhang sulla Gazzetta? È lo stesso che mi dava di mafioso. Mentre il giorno prima il NY Times aveva scritto un articolo durissimo sulla situazione dell’Inter. Perché qui mi chiamano mafioso e in America nessuno? E dico che anche voi avete colpe, non vi siete ribellati né avete difeso il presidente della Fiorentina. Io rispetto il Torino ma non il suo presidente».

Al presidente viene chiesto se è soddisfatto di come è finita l’indagine Figc per il filone stipendi della Juventus.

«Meglio che sto zitto. Quando parlo vengo interpretato malissimo…».

Come ha preso il tweet di complimenti della Juventus per la vittoria del West Ham?

«Non mi è piaciuto affatto. Non so chi prende le decisioni in quella squadra, ma alla Fiorentina questo non sarebbe mai successo. Comunque accettiamo e si va avanti».

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